
Scopriamo insieme cos’è la gengivite in gravidanza, perché infastidisce le future mamme e come combatterla, curarla e prevenirla in modo effica...
"Sono incinta e mi fanno male i denti, cosa faccio?". Ecco tutto quello che bisogna sapere per non soffrire di mal di denti in gravidanza e come rimediare in caso di dolore e fastidi.
È opportuno, ancor più del solito, evitare di contrarre qualsiasi malattia, ma non è sempre facile, soprattutto quando il proprio corpo sta subendo una serie di variazioni e conseguenti assestamenti. Ecco perché in tante dichiarano di soffrire, tra i diversi malesseri, di mal di denti in gravidanza.
Le gengive infiammate o l’eruzione o lo spostamento del dente del giudizio possono provocare un fastidio enorme. Cosa fare in questi casi? Quali sono i rimedi per il mal di denti in gravidanza e quali medicinali si possono prendere? Ecco qualche consiglio utile anche per prevenire questo problema.
Si possono individuare diverse cause che comportano il mal di denti in gravidanza e non solo, come la scorretta igiene orale, ma in questo periodo il rischio di infiammazione è ancor più altro, come spiega l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani:
Gli elevati livelli di estrogeni circolanti causano alcune modificazioni della mucosa orale (ispessimento, aumento della desquamazione e della vascolarizzazione). La risposta gengivale ai fattori locali (placca batteria, tartaro, ricostruzioni e protesi debordanti) risulta alterata facilitando la comparsa di edema, aumento di volume e sanguinamento sino alla comparsa di forme specifiche di paradontopatia che tendono a regredire al termine della gravidanza (gengiviti ed epulidi gravidiche).
Le modificazioni del cavo orale, anche quando la routine igienica è la stessa, influiscono fortemente e possono portare a fastidi e dolori, quindi al mal di denti durante la gestazione. Tuttavia, spiegano gli esperti ANDI, non esiste alcuna prova evidente che la gravidanza contribuisca allo sviluppo di carie dentali.
Contribuiscono, inoltre, anche nausea e vomito – o iperemesi gravidica, che interessano le gestanti principalmente nel primo trimestre. A queste cause si aggiungono il reflusso gastroesofageo e la necessità di mangiare poco e spesso, per via della compressione dello stomaco da parte dell’utero.
Per riuscire a superare senza problemi e dolori orali le lunghe settimane di dolce attesa, è consigliabile rafforzare l’igiene orale. In questo caso è opportuno non solo prestare attenzione a come si lava e igienizza la bocca, ma è anche consigliabile programmare delle sedute di igiene professionale e qualche controllo dal proprio odontoiatra di fiducia.
ANDI consiglia anche una fluoroprofilassi topica (dentifrici e/o collutori), che permette di rinforzare lo smalto e prevenire le carie.
Per evitare possibili e sospettabili sanguinamenti gengivali, avuti anche prima di restare incinte, allora è opportuno parlarne con il dentista e il ginecologo, per attuare un accurato piano professionale preventivo.
Scopriamo insieme cos’è la gengivite in gravidanza, perché infastidisce le future mamme e come combatterla, curarla e prevenirla in modo effica...
In caso di necessità, e per evitare l’assunzione ingiustificata di farmaci nonché l’insorgere di infezioni, tra le 14 e le 20 settimane è possibile sottoporsi a terapie dentali in totale sicurezza dal momento che il rischio per il nascituro è diminuito e tutti gli organi del bambino sono formati
È inoltre consigliabile ridurre lo stress, anche durante le visite odontoiatriche, che saranno più brevi.
In gravidanza, evidenziano ancora gli esperti di ANDI, non si dovrebbe somministrare nessun farmaco per evitare eventuali rischi. Tuttavia sono stati identificati i farmaci sicuri, quelli da usare con cautela e quelli controindicati.
Premesso che bisogna sempre consultare il proprio ginecologo, per capire personalmente cosa si può o non si può assumere durante la gestazione, di solito, per gestire il dolore e ridurre l’infiammazione si consiglia il paracetamolo, uno dei farmaci sicuri in gravidanza.
Chi deve sottoporsi a una terapia antibiotica potrà assumere sotto osservazione medica le penicilline. Inoltre, sono ritenuti sicuri molti anestetici locali. Ad ogni modo, in caso di dubbio, chiedete al vostro medico.
Tra i farmaci controindicati e da usare con cautela si segnalano gli oppioidi, come la morfina, gli antibiotici che non sono penicilline, gli ansiolitici e alcuni vasocostrittori, fatta eccezione per l’adrenalina, che dovrà essere somministrata con basso dosaggio.
In gravidanza, e in particolar modo nel primo trimestre, è consigliabile evitare indagini radiografiche, se non strettamente necessarie.
Articolo originale pubblicato il 7 giugno 2019
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