Sponsorizzato da

Portare fuori il pupo: 6 cose che solo una mamma può capire

Slalom tra sedie e tavolini al bar, porte che non ne vogliono sapere di restare aperte, la borsa per il cambio che ingombra e il bimbo che, nel frattempo, scalpita. Ma davvero le uscite con il passeggino devono essere così stressanti? La risposta è in questo articolo (spoiler: no, non devono esserlo per forza).

Sponsorizzato da

Arriva sempre un momento, nella vita di una mamma, in cui uscire con il bambino (o i bambini) anche  solo per prendere una boccata d’aria diventa una corsa ad ostacoli

Uno slalom che comincia già a casa, con la preparazione delle cose necessarie (cambi, cibo, giochi) e di quelle utili a fronteggiare i “non si sa mai”: folate di vento, pioggia, il “supplemento” accessori per la cena se si fa tardi, imprevisti vari ed eventuali…

E continua poi fuori, soprattutto in questo momento pandemico in cui le passeggiate intorno a casa sono diventate più che mai vitali per il benessere mentale, ma al tempo stesso l’aiuto che prima spesso veniva da quegli estranei desiderosi di dare una mano a una mamma nel momento del bisogno non è più scontato, per una questione di distanziamento sociale e necessaria prudenza

Acquistare un buon passeggino è una delle priorità di molti genitori, visto anche l’investimento da ponderare bene quando un bambino è in arrivo. Le caratteristiche principali da valutare si possono riassumere in questi punti:

  • Sicurezza e qualità
  • Praticità, ergonomia, leggerezza ma anche stabilità
  • Usabilità a medio-lungo termine: scegliere un passeggino da sfruttare sin dai primi mesi in cui il bambino comincia a star seduto correttamente fino a quando diventa più grandicello, senza dover acquistare un nuovo prodotto in corsa, significa non investire il doppio del budget.
  • Predisposizione a tutti i “non si sa mai” che possono capitare quando si ha un bambino per casa: fondamentali sono i punti di attacco e di stoccaggio degli accessori perfetti per sistemare borsa cambio, sacchetti e giochi del piccolo, così da tirarli fuori all’occorrenza.

Mettere insieme tutti questi punti fondamentali sembra complicato, ma non lo è affatto se si scelgono prodotti duraturi, stabili e altamente flessibili. Il lavoro di brand come Leclerc Baby dimostra che è possibile condensare tutte le qualità che un buon passeggino dovrebbe avere – tra tutti ergonomia e praticità – in modelli perfetti per quelle mamme e papà che hanno bisogno di alleati e non di ostacoli sul loro cammino (anche se si tratta di una semplice passeggiata in città!).

E non è secondario, va da sé, scegliere un modello che sia anche bello da portare in giro o semplicemente da guardare, in colori modaioli come quelli del passeggino Influencer, perfetto compagno di uscite in cui lo stress non è il benvenuto.

Uscire col passeggino: 6 cose che ogni mamma può capire

Una passeggiata senza il passeggino giusto può davvero diventare un’impresa titanica. Soprattutto in epoca Covid.

E come la gazzella che si alza e sa che dovrà correre più veloce del leone per sopravvivere, così anche una mamma (ma vale anche per i papà), ogni volta che esce con il suo bambino nel passeggino, sa che dovrà affrontare alcune “sfide”.

Leclerc Baby Influencer

1. Il caffè da asporto al bar

La pandemia ha cambiato le nostre abitudini anche rispetto al prendere un banale caffè al bar. In epoca di restrizioni, l’agognato tavolino su cui appoggiare la tazza e fare tutto con calma è vero un miraggio: ci si ritrova con il bicchiere di caffè bollente in mano, una bustina di zucchero tra i denti, il bastoncino da qualche parte in tasca e la porta del bar che non ne vuole sapere di rimanere aperta per uscire. A tutto questo quadro va aggiunto il passeggino, con il bambino dentro che scalpita per continuare la passeggiata. Accessorio necessario per prendere un caffè in santa pace? Il porta bevande del passeggino (e il piccolo scuserà la sua mamma se ha rubato il posto della sua borraccia per posizionare il caffè).

2. La spesa da caricare in macchina

Situazione tipica, quando si passa al supermercato per fare la spesa: con una mano si spinge il passeggino (consiglio spassionato: meglio scegliere un modello con il freno largo e facile da premere – presente in tutti i passeggini di Leclerc Baby compreso il modello Influencer – per bloccare le ruote e destreggiarsi meglio tra le corsie). Intanto con l’altra mano si trascina il carrello e con la testa si pensa alla cena. Arrivare alla cassa è già complicato di per sé, ma non lo sarà mai quanto il momento in cui i sacchetti devono essere caricati in auto. Sicuramente la scelta di un passeggino che si chiuda velocemente, funzionale e salva-spazio (così da lasciare posto a tutto il resto) è vincente. E aiuta a superare il momento topico di quando si è davanti al bagagliaio dell’auto, con o senza spesa, con il bimbo che piange disperato nel seggiolino o in braccio.

3. Il controllo dal pediatra

Il bilancio di salute con annesso tour nello studio del pediatra è un passaggio necessario, soprattutto nei primi anni di vita. Solo che non sempre portarsi a casa il “risultato” è così semplice. Spesso nello studio del dottore entrano il bambino, i suoi genitori e la borsa per il cambio con il necessario per la visita (un ciuccio per calmarlo, dei giochi per rilassarlo e dei pannolini per ogni emergenza), mentre il passeggino rimane fuori, in un’area comune o su un pianerottolo. Indispensabile, in questi casi, la chiusura con un sistema veloce e pratico e l’ottimizzazione degli spazi quando il passeggino si chiude, qualità apprezzatissime dai genitori che arrivano dopo e devono parcheggiare il loro con altrettanta facilità.

4. Gli agenti atmosferici avversi

A chi non è successo di uscire di casa col sole e, nel bel mezzo della passeggiata e ormai distanti chilometri da casa, vedere il tempo cambiare, col cielo che si tinge di scuro? Le prime gocce cadono e l’atmosfera si guasta: una situazione tipica, soprattutto in primavera. Oltre a destreggiarsi con l’ombrello – sempre che si possa tenere un ombrello mentre si spinge un passeggino? Mistero! –  la prima preoccupazione di un genitore va al piccolo: si bagnerà? Prenderà freddo? Per evitare che lo stress del temporale passi anche al bambino – oltre alla pioggia – meglio optare per prodotti in cui i materiali resistenti all’acqua garantiscono sicurezza e asciutto.
Con il giusto contraltare in estate, quando il sole picchia forte: meglio optare per coperture e tettucci con protezione SPF 50+ per le passeggiate primaverili ed estive, come quelle del passeggino Influencer di Leclerc Baby.

5. Le barriere architettoniche

Non tutte le città sono ottimizzate per le famiglie. E incontrare barriere architettoniche che limitano o addirittura impediscono gli spostamenti può rendere decisamente difficoltoso anche le cose più semplici come passeggiate o commissioni. Marciapiedi inesistenti (o bloccati dalle auto!), ascensori introvabili nei punti vendita e rampe di scale impossibili da aggirare non agevolano chi si muove con un passeggino – senza parlare delle difficoltà per le persone con disabilità – e deve farcela da solo nella giungla urbana. Maneggiare un prodotto leggero e flessibile è fondamentale per superare questi limiti e anche la rabbia e il fastidio che possono provocare. 

6. Il trasporto di giochi e accessori bebè

Uno dei mantra dei genitori, soprattutto di quelli con bambini piccoli, è che non si dovrebbe mai uscire senza generi di prima necessità per il sostentamento, il divertimento e la cura del neonato. Insomma, senza cibo, giochi, libricini, pannolini e salviettine. E dove finiscono questi supporti quando si passeggia? Ancora una volta è il passeggino a diventare catalizzatore di attenzioni da parte delle mamme e dei papà che hanno bisogno di un aiuto nel trasporto. Migliori amici, in questo caso, sono gli attacchi a cui appendere la borsa porta-pannolini e lo spazio sotto la seduta che possa accogliere ciò che non si riesce a portare a mano o a spalle.

Sopravvivere a un’uscita col bambino? Si può fare

La pandemia ha radicalmente capovolto alcune pratiche di cortesia che, in epoca pre-Covid, facevano davvero la differenza per un genitore passeggino-munito in difficoltà. Chi non correrebbe in soccorso di una persona che ha bisogno di una mano per scendere una rampa di scale, sostenendo con lei il passeggino per agevolare il percorso? Quando si poteva, lo avrebbero fatto in molti: oggi il buon senso e il necessario distanziamento sociale ci impongono prudenza. Avvicinarsi troppo all’altro, tendendo una mano, non è permesso se non in situazioni di estrema necessità. E una banale passeggiata al parco o una visita dal pediatra possono diventare una prova complicata da superare, come abbiamo visto.

Torneremo, ovviamente, a darci una mano a vicenda, quando l’emergenza sanitaria sarà rientrata e potremo tornare a praticare atti di gentilezza con gli estranei che incontriamo sul nostro cammino.  Nel frattempo il percorso a ostacoli su 4 ruote si fa in leggerezza: marchi come Leclerc Baby, che progetta i suoi passeggini con un occhio alla leggerezza, l’efficienza e una grande attenzione ai trend cromatici del momento, sono gli alleati giusti per farcela.
Nonostante gli ostacoli che una mamma o un papà possono incontrare sul loro cammino.

Articolo sponsorizzato da

Leclerc Baby si concentra su prodotti e design innovativi che offrono il massimo comfort e sono estremamente facili da usare, convenienti e leggeri.

Ti è stato utile?
Rating: 5.0/5. Su un totale di 1 voto.
Attendere prego...

Categorie

  • Bambino (1-6 anni)
  • Neonato (0-1 anno)
  • Shopping