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“Questa mela a chi la do”? 6 modi creativi per fare amare ai bambini le mele

La mela è l’alimento che introduce i bambini nel magico mondo dell’alimentazione “da grandi”, sin dallo svezzamento. Poi diventa fidata compagna di merende, snack e fine pasto di chi continua ad amarla da grande. Ecco come farla amare ai più piccoli, sin dai primi pasti.

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Cosa c’è di più normale del mangiare una mela? Lo sanno gli adulti, che hanno trasformato questo frutto in un’abitudine virtuosa, compagna della fine dei pasti, amica di merende sane e di pause gustose. E lo sanno i bambini, che proprio con la mela fanno il loro trionfale ingresso nel mondo degli adulti. È proprio il suo sapore, sfaccettato e allo stesso tempo rassicurante, a traghettarli in un universo di gusti nuovi, primo vero baluardo dell’alimentazione varia e sana che iniziano ad assaporare a partire dai 6 mesi o anche prima.

L’esplosione di energia che una mela è capace di regalare non si esaurisce però solo nel gusto: è una vera e propria infusione di salute in formato frutto. E non è un caso che in Italia, secondo dati riportati dal Sole24Ore e aggiornati al periodo post-lockdown, solo nel 2020 se ne sia consumato un 20% in più rispetto al solito. La mela è una coccola poco calorica, gustosa, dal sapore sempre diverso a seconda delle sue sfumature.

Non tutti a dire il vero sanno scegliere, tra le diverse varietà, la mela perfetta per gusti e usi (un conto è la mela ideale allo svezzamento di un neonato, un altro se la si acquista per fare un dolce o da mangiare in purezza) e, di seguito, proveremo a fare un po’ di chiarezza. 

Solo Biosüdtirol, cooperativa a vocazione bio che incrocia, supporta e promuove il lavoro di 250 agricoltori nella terra promessa italiana delle mele che risponde al nome di Alto Adige, ne coltiva 36 diverse! E le rivende poi in negozi di prossimità e punti vendita sparsi in Italia e in Europa: luoghi in cui trovare la mela giusta (dalle varietà classiche a quelle più rare) è una missione vinta in partenza.  

L’attenzione al biologico nelle delicate fasi di avvio a un’alimentazione solida di un bambino è massima in quei genitori che desiderano portare sulla loro tavola (e nel piatto del loro piccolo) un alimento sano, coltivato secondo i dettami di un’agricoltura che anziché usare pesticidi sintetici e fertilizzanti chimici, ricorre esclusivamente a concimi organici e a prodotti fitosanitari a base di sostanze identiche a quelle presenti in natura. Coltivare la mela in modo biologico significa salvaguardare l’ambiente e il clima, grazie a una produzione che adotta i criteri della massima sostenibilità. 

Ma andiamo con ordine. 

I poteri benefici della mela

L’apporto vitaminico della mela (tra cui la C, la B1 e la B2), gli antiossidanti che contiene come la quercitrina che ha un impatto a lungo termine sulla memoria, gli effetti anti-batterici e anti-diabetici rendono la mela un vero e proprio frutto della salute.

Ed è per questo che integrarla sin da subito nel piano di svezzamento e di introduzione di nuove consistenze e sapori è importante e virtuoso per la salute, a breve e a lungo termine.

Introdurre sin dai primi morsi dei bambini un frutto con queste proprietà è vincente anche perché le mele piacciono a tutti. E nel caso in cui così non fosse, l’incredibile diversificazione di varietà e la costante ricerca di nuovi incroci dei produttori come quelli di Biosüdtirol fa in modo di ampliare il ventaglio di sapori, odori, sentori e consistenze che incontrano i gusti di grandi e piccini, in più di un’occasione.

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Mele e bambini: 4 cose cui fare attenzione

1. Attenzione al tipo di coltivazione

Le mele non sono tutte uguali e uno dei requisiti per godere degli immensi benefici di questo frutto sta proprio nel fatto che la sua coltivazione segua i dettami virtuosi di una vera agricoltura bio.
Quando si parla di agricoltura biologica il percorso della mela che arriva sulla tavola di una famiglia che vuole il meglio per sé e per i suoi bambini, ad esempio in fase di svezzamento, comincia già dal terreno su cui l’albero nasce e cresce: lì dove proliferano specie vegetali e specie animali in modo naturale (nel linguaggio bio, questo si traduce in una presenza del 30% di specie vegetali e del 50% di esemplari di animali in più rispetto all’agricoltura convenzionale) la mela può crescere senza fatica, sana e buona, ricca di antiossidanti e nutrienti. Quelli che fanno bene ai bambini dallo svezzamento in poi e piacciono agli adulti che cercano il massimo da frutta e verdura. Se la pianta trae vantaggio da queste tecniche di coltivazioni virtuose e biologiche, anche grazie a un terreno in cui mantenere l’equilibrio biodinamico (senza intereferenze esterne), è poi il frutto a diventare l’emblema di questo percorso in cui la chimica non ha nessun ruolo.
Biosüdtirol coltiva le sue mele in un luogo che i produttori considerano una vera e propria “culla”, una terra in cui una mela può crescere coccolata da un clima adeguato, terreni fertili, aria pulita e altitudini idonee. Ma soprattutto garantisce un processo controllato che, dai meleti porta il frutto sulla nostra tavola.

2. Occhio al formato, in caso di autosvezzamento

In un primo momento la mela può essere consumata cruda o grattugiata grossolanamente, può essere anche cotta, oppure tagliata a forma di bastoncino (e mai a rondelle). La cosa importante in questo caso, dopo aver seguito un opportuno corso di disostruzione pediatrica, è offrire la mela nel formato corretto (sempre sotto la supervisione dei genitori), così da garantire sì autonomia al bambino ma in assoluta sicurezza. Dai 9 mesi in su può anche essere offerta in versione cubetto, così da favorire la motricità fine e la presa degli oggetti e degli alimenti da parte del piccolo. E dai 12 anche sotto forma di chips di mela cotte in forno, croccanti e golose.

3. Non zuccherare la mela: non serve!

La mela è un ottimo punto di partenza per abituare il piccolo a gusti diversi, soprattutto perché le varietà di mela conosciute e la possibilità di proporle al bambino in base a vari gradi di dolcezza e acidità permette delle variazioni praticamente infinite. I nutrizionisti e i pediatri consigliano di iniziare lo svezzamento con varietà dolci e succose come le Gala, la Fuji o la Golden Delicious, le più amate e diffuse che senz’altro incontreranno i gusti dei bambini.

4. Meglio grattugiata che omogeneizzata

A proposito di zuccheri: meglio evitare, se non in condizioni di necessità (quando si è fuori casa, ad esempio) la frutta in vasetto. Questo perché la mela contiene già la quantità di zuccheri necessaria per essere non solo apprezzata dal piccolo, ma anche tollerata dal suo organismo (senza creare squilibri sugli apporti calorici fondamentali alla crescita), mentre i prodotti commerciali spesso integrano zuccheri e conservanti oltre a quelli presenti nella frutta. Optare per frutta di stagione e in generale per prodotti freschi e coltivati con concimi organici e prodotti fitosanitari a base di sostanze naturali (come agricoltura biologica vuole) è la scelta ottimale.

Non la solita mela: 6 idee per farla mangiare ai bimbi, dallo svezzamento in poi

Grattugiata o a pezzi, la mela è sempre una buona idea. Purché non diventi una forzatura: se la frutta – ma vale anche per la verdura! – viene naturalmente integrata nell’alimentazione dei bambini, questa può davvero diventare un’abitudine a lungo termine.

Una buona pratica che, dallo svezzamento (fase che rappresenta l’avvio all’indipendenza alimentare dell’essere umano) si tramuta in uno snack facile da trasportare, comodo, che non sporca (ogni genitore conosce il prima e il dopo di merende meno ‘pulite’!), versatile nei gusti e nelle consistenze, nonché saziante.

Ecco quindi 6 idee e consigli per far amare la mela ai bambini, a partire dai primi morsi in poi.

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1. Porridge di mele: spazio alla fantasia

A partire dallo svezzamento, la classica purea di mele può essere associata alle farine dei primi pasti, oppure a fiocchi di miglio decorticato o fiocchi d’avena adatti allo svezzamento, per creare gustose ricette di porridge.
Abbinato al latte, alla frutta fresca o allo yogurt, il porridge è un ottimo pasto completo, dalla colazione alla cena e un modo per iniziare a sperimentare con i sapori.

2. Purea di mele

Un grande ma intramontabile classico sulla tavola dei piccoli: una purea di mele speziata e accompagnata da qualche goccia di limone, chiodi di garofano, una spruzzata di cannella acquista subito una marcia in più che regalerà ai bimbi una esperienza gustativa deliziosa.

3. Smoothies alla mela

Quando si cresce e la mela diventa uno snack, una merenda o un dessert, la si può consumare in modi diversi o come bevanda energetica: ideali in estate sono gli smoothies abbinati ad altra frutta. Per fare uno smoothies basta tagliare la frutta a cubetti, aggiungere del latte e del ghiaccio e frullare. Chi la ama può integrare una spruzzata di cannella, spezia perfetta in abbinamento alla mela.

4. Waffel di semola e mela

Una versione golosa del più classico pancake americano sono i waffel con semola e mela: perfetti con la varietà Natyra® di Biosüdtirol, che interseca tra i suoi sapori il giusto grado di agrodolce per regalare una merenda a dir poco golosa. Tra gli ingredienti per la ricetta ci sono la farina di farro spelta (60 gr), semola di farro spelta (60 gr), burro fuso (60 gr), 1 uovo, 120 ml di latte (meglio usare quello di avena, se i bambini sono in fase di svezzamento), 1 cucchiaio di cannella a piacere e succo di un limone.

5. Mela ghiacciolo

Per far mangiare la mela anche ai bambini che meno la apprezzano, un’idea potrebbe essere proporre dei finti ghiaccioli alla mela,
Basterà inserire uno stecco nello spicchio di mela o, in alternativa, congelare lo smoothie inserendo all’interno della forma il bastoncino.
Un’altra variante molto apprezzata è la mela su stesso con l’estremità superiore ricoperta di cioccolato fondente, lasciato poi solidificare in frigorifero. 

6. Mela a forma di…

Anche farsi aiutare da formine è un buon modo per attirare l’attenzione del bambino verso l’alimento, che riconoscerà i suoi animali preferiti nella fetta di mela che ha nel piatto e la mangerà più volentieri.
In alternativa, si possono costruire piatti-storie, dove gli spicchi di mela possono costituire la bocca sorridente e i capelli di un personaggio, la fragola il naso e 1 chicco d’uva tagliato a metà gli occhi.

Va da sé che consumare una mela in purezza, soprattutto in fase di svezzamento, è la scelta migliore. Scegliere dei prodotti biologici come quelli di Biosüdtirol, favorendo le varietà più dolci, è la soluzione vincente per poter sfruttare al massimo le virtù di un frutto che, come abbiamo visto, conserva nel suo insieme (polpa, buccia, succo) il suo potenziale benefico.
Ma come abbiamo visto ci sono modi creativi per farlo.

Come scegliere la mela giusta

Scegliere la mela giusta per il primo approccio è un compito importante, che farà da imprinting all’esperienza alimentare dei più piccoli, anche rispetto alla loro tolleranza di gusti più aciduli e aspri e non soltanto quelli più zuccherini e dolci. Tra le mele biologiche di Biosüdtirol, oltre alla classica e succulenta Fuji e alle Golden e Red Delicious, aromatiche e soda, spicca ad esempio anche la Kanzi®, in perfetto equilibrio tra dolcezza e acidità. Anche la varietà Gala è molto amata dai bambini, mentre la Granny Smith è spesso consigliata dai nutrizionisti: pur conservando una nota più aspra delle altre è anche quella prediletta per il suo minor apporto di zuccheri. Ampliando il suo ventaglio di gusti, aumentando mano mano i gradi di acidità e asprezza, il bambino si abitua davvero a gusti non edulcorati da altri sapori, una buona abitudine alimentare che si porterà dietro (e gli farà bene) a lungo.

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Mele bio, dalle mani di 250 agricoltori testardi del Trentino Alto Adige.

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