Come alla tempesta segue l'arcobaleno così a una perdita può seguire la speranza di una nuova vita: le storie delle mamme di bambini nati dopo un...
In ospedale o in casa, all’asciutto o sott’acqua, nell’intimità di una stanza o in mezzo a una piccola folla di fratelli e sorelle maggiori: l’arrivo di un neonato in ogni sua sfumatura – bianco e nero compresi – visto dai fotografi che hanno partecipato al concorso statunitense dedicato alle più potenti immagini di parto, indetto ogni anno dall’International Association of Professional Birth Photographers, l’associazione dei fotografi professionisti specializzati negli scatti che raccontano una nascita.
Delle centinaia di scatti arrivati alla giuria di esperti sono stati selezionati i vincitori per ciascuna categoria: “Travaglio”, “Parto”, “Postpartum” e “Le prime 48 ore”. Nella gallery qui sopra ripercorriamo le fotografie vincitrici del concorso.
Attraverso gli occhi dei fotografi (sono quasi tutte donne) lo spettatore diventa testimone di uno dei momenti più intimi di una famiglia: le fasi del travaglio, che sia in ospedale o a casa, la nascita di un bambino, in acqua o in un letto di ospedale, e i momenti immediatamente successivi, gli abbracci dei genitori, i primi incontri con fratelli e sorelle.
Ogni fotografia è una storia: è il caso della vincitrice assoluta, “Il nostro bambino arcobaleno è finalmente qui”: per bambini arcobaleno si intendono quei bimbi arrivati dopo che la donna ha provato l’esperienza di un aborto, in riferimento ai colori che riportano nella loro vita dopo un passaggio doloroso. Lo scatto è della fotografa australiana Belle Verdiglione di Belle Verdignole photography.
Un altro scatto che parla del superamento delle difficoltà è “Dicevano che non ce l’avrei fatta”, e si riferisce al parto naturale di una donna che aveva avuto un precedente taglio cesareo: molte donne si interrogano sulla possibilità di avere un parto vaginale dopo un cesareo (noto come VBAC) e sui relativi rischi.
"Avvolto"
È la fotografia vincitrice della categoria “Dettagli del parto”, ed è opera della canadese Samantha Evans – Sevan Photography. Il neonato è ancora avvolto nel sacco amniotico: in questo caso si può dire che è “nato con la camicia“.
"Molte mani"
La migliore fotografia della categoria “Parto” è quella di Ashley Marston di Ashley Marston Photography, anche lei canadese: uno scatto che omaggia simbolicamente le molte mani che accolgono un bambino alla nascita.
"Questi siamo noi"
La categoria “Le prime 48 ore” è stata vinta da questa fotografia della satunitense
Kimberly Kimble di Rushes & Waves.
"Parto in acqua al tramonto"
Per la categoria “Travaglio” ha vinto questo suggestivo scatto della fotografa dei Paesi Bassi Dora Barens, di Dora Barens Geboortefotografie.
"La doccia più gloriosa"
Questa fotografia in bianco e nero dell’australiana Jerusha Sutton Photography ha vinto la categoria “Postpartum”: la doccia di una mamma dopo il parto, di cui porta ben evidenti i segni sul corpo.
"Dicevano che non ce l'avrei fatta"
Oltre ai vincitori menzioni speciali sono state attribuite ad altre fotografie significative: è l’esempio dello scatto che ritrae una mamma che ha avuto un parto naturale, in acqua, dopo avere avuto un parto cesareo in precedenza. È firmato dall’americana Brittany Fisher di Micah Lynn Birth Stories.
"Il mio amore, la mia eroina"
La menzione come migliore fotografia nella categoria parto è di questo scatto di Cindy Willems, di Birth Day geboortefotografie fotografa dei Paesi Bassi.
"Bu-bu-settete"
La menzione per la categoria Postpartum è di questo ritratto di famiglia di
Heather Sears — Heather Sears Photography, fotografa statunitense, che racconta il primo incontro dei due fratelli maggiori con il nuovo arrivato di casa.
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