
Come funziona la maternità facoltativa e come richiederla
In aggiunta alla maternità obbligatoria è possibile richiedere un ulteriore periodo di astensione di 6 ...
Cambiano le regole per la presentazione della richiesta di riposo per allattamento o dell'assegno di maternità: da novembre solo per via telematica e non più cartacea.
Le domande di rimborso all’Inps per i riposi giornalieri di allattamento e per l’assegno di maternità dello Stato si possono presentare anche online. A darne notizia è lo stesso Istituto previdenziale nella circolare del 27 luglio 2018, in cui si spiegano modalità e tempi di trasmissione delle richieste.
L’obiettivo è di telematizzare i servizi integralmente a partire dalla fine di ottobre: nel frattempo sarà possibile continuare a presentare la richiesta sia in forma cartacea sia tramite web.
Come spiega l’Inps nella circolare “la procedura per l’inoltro on-line delle domande di maternità, già disponibile per i cittadini, i patronati e per il Contact Center integrato, è stata implementata con la funzione di acquisizione delle domande di riposi giornalieri per allattamento per i padri lavoratori dipendenti, sia a pagamento diretto che a conguaglio, e per le madri lavoratrici dipendenti unicamente a pagamento diretto, nonché per le domande di assegno di maternità dello Stato“.
La richiesta dei riposi giornalieri per l’allattamento sono i permessi orari riconosciuti alle lavoratrici dipendenti durante il primo anno di vita del bambino (in caso di parto, adozione o affidamento). Anche ai padri lavoratori è riconosciuto tale permesso nel caso in cui si abbia l’affido esclusivo del figlio o qualora la madre non abbia diritto a tali riposi (perché libera professionista, lavoratrice parasubordinata, casalinga o autonoma, o nel caso di rinuncia). La domanda si può inoltrare alla presenza delle seguenti condizioni:
L’ente spiega ancora quali sono i limiti dei riposi, e cioè due ore di riposo giornaliero nel caso di orario di lavoro pari o superiore a sei ore al giorno, oppure un’ora di riposo giornaliera se l’orario lavorativo è inferiore a sei ore.
Nel caso di parto, adozione o affidamento plurimi, aggiunge l’Inps,
i riposi sono raddoppiati e le ore aggiuntive possono essere riconosciute al padre anche durante i periodi di congedo di maternità, o nel teorico periodo di trattamento economico spettante alla madre dopo il parto o adozione e/o affidamento, e di congedo parentale della madre. In caso di fruizione dell’asilo nido o di altra struttura idonea, istituiti dal datore di lavoro nell’unità produttiva o nelle immediate vicinanze di essa, i riposi si riducono della metà.
La richiesta dei riposi giornalieri della madre lavoratrice (dipendente) va presentata al proprio datore di lavoro, mentre la richiesta del padre va presentata all’Inps entro un anno. La domanda va presentata tramite web (all’indirizzo www.inps.it) accedendo al servizio dedicato tramite autenticazione con il PIN dispositivo, allegando la documentazione richiesta.
Solo fino al 27 ottobre sarà possibile presentare le domande anche con le vecchie modalità (cartacee). Sarà poi sempre possibile inoltrare la richiesta tramite Contact Center al numero 803.164 (da telefono fisso) o al numero 06164164 (da cellulare), oppure rivolgendosi ai servizi telematici messi a disposizione dai patronati.
L’assegno di maternità per lavoratori atipici e discontinui è a carico dello Stato e viene erogato dall’Inps per ogni figlio nato o minore in affidamento preadottivo o adozione. È valutato anno per anno secondo la variazione dell’indice Istat. Per richiederlo è necessario avere residenza italiana e cittadinanza italiana o di uno Stato europeo, mentre per i cittadini extracomunitari è richiesto il permesso di soggiorno per lungo periodo.
La richiesta dell’assegno di maternità va presentata entro sei mesi dalla nascita del bambino o dal suo ingresso in famiglia se adottato o in affidamento. Nel caso di adozione internazionale la domanda va presentata entro sei mesi dall’ingresso del minore in Italia.
Con la telematizzazione dei servizi la domanda dell’assegno di maternità va presentata, come la richiesta di rimborso per allattamento, tramite il portale web dell’Inps (www.inps.it) in via esclusiva dal 27 ottobre 2018. Fino a quella data sarà possibile trasmetterla anche in forma cartacea, e successivamente anche tramite Contact center (803.164 – 06164164) oppure rivolgendosi ai servizi dei patronati.
In aggiunta alla maternità obbligatoria è possibile richiedere un ulteriore periodo di astensione di 6 ...
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