
Coworking per mamme (e papà): come trovare uno spazio su misura
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La legge di Bilancio ha introdotto la possibilità di usufruire dei 5 mesi di congedo di maternità interamente dopo il parto: come fare richiesta.
Secondo la legge di Bilancio approvata lo scorso dicembre e in vigore dal 1 gennaio la donna in gravidanza può usufruire dei 5 mesi del congedo di maternità obbligatorio interamente dopo il parto. A spiegare come fare è un primo messaggio dell’Inps – non riportato sul sito dell’Ente ma destinato agli uffici interni – a cui seguirà una circolare operativa.
La legge di Bilancio stabilisce infatti
[…] la facoltà di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo l’evento del parto entro i cinque mesi successivi allo stesso, a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro.
La novità riguarda la possibilità per la madre di usufruire del congedo a partire dalla data del parto e per i 5 mesi successivi, e non più dai 2 mesi che precedono la data presunta del parto fino 3 mesi successivi. Tale scelta è vincolata, come si legge, al parere di due diversi medici, e può essere accolta solo in assenza di rischi per la donna e il nascituro.
Le istruzioni dell’Inps indicano come modalità di presentazione della domanda l’invio telematico tramite il sito, spuntando la specifica opzione:
[…] la domanda di maternità deve essere presentata prima dei due mesi che precedono la data prevista del parto e comunque mai oltre un anno dalla fine del periodo indennizzabile (pena la prescrizione del diritto all’indennità) ed esclusivamente per via telematica o direttamente sul sito web istituzionale (con PIN dispositivo) o tramite patronato oppure tramite contact center. Si ricorda, infine, che le documentazioni sanitarie necessarie per poter fruire del congedo di maternità esclusivamente dopo il parto devono essere prodotte, alla Sede competente, in originale ed in busta chiusa recante la dicitura “contiene dati sensibili”.
Per ulteriori indicazioni relative al servizio bisogna adesso aspettare la circolare operativa.
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