Ernia ombelicale neonato: di cosa si tratta

L’ernia ombelicale nel neonato è una patologia che crea notevole ansia nei genitori. Ma è bene specificare che l'ernia neonatale è un disturbo più frequente di quanto si possa pensare. È spesso asintomatica e tende a scomparire da sola quando il bimbo inizia a camminare. Quando però l'ernia ombelicale è particolarmente grande o ci sono delle complicanze, è necessario intervenire chirurgicamente.

L‘ernia ombelicale nel neonato è facilmente riconoscibile in quanto si manifesta come un rigonfiamento nella zona addominale, a livello proprio dell’ombelico. Non è particolarmente dolorosa e non prevede dei rimedi specifici.

Molte volte, con la crescita del bambino, l’ernia presenta addirittura una risoluzione spontanea. E, proprio perché è asintomatica, si preferisce aspettare che il bimbo compia 4-5 anni per vedere se la sporgenza rientra da sola. Se ciò non dovesse verificarsi, o se invece l’ernia ombelicale dovesse andare incontro a delle strozzature dell’intestino o ad altre complicazioni, il bambino viene sottoposto a un intervento chirurgico di riparazione.

Ernia ombelicale: cosa significa?

Quando si parla di ernia ombelicale nel neonato si fa riferimento a un rigonfiamento che si osserva in corrispondenza dell’ombelico. Colpisce circa il 20% dei neonati nati a termine, ma la frequenza è maggiore (fino all’80%) nei bambini nati prematuri. È più frequente nel sesso femminile e nelle popolazioni afroamericane.

L’ernia ombelicale si manifesta come una tumefazione di dimensioni variabili, a livello ombelicale, che si evidenzia maggiormente durante il pianto, la defecazione o gli sforzi fisici per l’aumento della pressione intraddominale. Tale tumefazione risulta essere morbida, facilmente riducibile e, solitamente, non dolente né dolorabile alla palpazione. La cute che la ricopre è spesso sottile e lascia intravedere il contenuto dell’ernia.

Ernia ombelicale neonato: le cause

Ma a cosa è dovuta questa protrusione nella zona ombelicale? Questa patologia è legata alla mancata o ritardata chiusura del sito in cui, durante la vita fetale, i vasi ombelicali del feto sono collegati alla placenta materna. Durante i nove mesi di gestazione, il cordone ombelicale passa attraverso un’apertura presente fra i muscoli addominali del bambino. Questo piccolo foro, in genere, si chiude subito dopo la nascita. Ma può succedere che i muscoli dell’addome non si uniscano completamente, lasciando un punto più debole nella parete addominale.

Se il tessuto adiposo o una parte dell’intestino penetrano in quest’area vicino all’ombelico, che non si è richiusa bene, il neonato può sviluppare un’ernia ombelicale. Si tratta quindi di un difetto congenito della parete addominale, per il quale non sono consigliati particolari metodi di prevenzione.

Ernia ombelicale neonato: è dolorosa?

L’ernia ombelicale non causa sintomi particolarmente dolorosi. Anzi, solitamente, i bimbi che ne sono affetti risultano essere del tutto asintomatici. Durante l’infanzia, quando il bambino inizia a camminare e i muscoli dell’addome si rinforzano, si può anche assistere a una risoluzione spontanea della problematica: nell’80% dei casi si stima che l’ernia ombelicale tenda a scomparire da sola.

Raramente, però, possono verificarsi delle strozzature, ovvero l’intestino può restare bloccato all’interno dell’apertura addominale e ne viene interrotta l’irrorazione del sangue. Quest’ultima è una condizione piuttosto pericolosa e richiede un intervento immediato. Meglio contattare subito il medico se il neonato o il bambino presentano uno dei seguenti sintomi:

  • dolore;
  • vomito;
  • gonfiore o scolorimento nella sede dell’ernia.

Ernia ombelicale neonato: i rimedi

Diciamo subito che i rimedi popolari, come mettere una moneta o un cerotto sopra l’ombelico, non servono. Addirittura rischiano di fare più danni e causare un’irritazione della pelle. Ma, come visto in precedenza, il più delle volte l’ernia ombelicale è una patologia asintomatica nei bambini e non sono necessari particolari accorgimenti.

Si può anche decidere di intervenire chirurgicamente per rimuoverla ma, eccezion fatta per i casi più gravi, l’ernia ombelicale non richiede un intervento immediato. Di solito, si preferisce aspettare che il bimbo compia 4-5 anni per vedere se il problema si risolve da solo. Qualora questo non dovesse verificarsi, si procede con l’operazione chirurgica.

L’intervento è consigliato soprattutto per le bambine perché l’ernia ombelicale potrebbe risultare problematica per le eventuali gravidanze future. Nei bambini, invece, l’indicazione alla rimozione dell’ernia ha per lo più una motivazione di natura estetica.

L’intervento di riparazione dell’ernia viene eseguito solitamente in giornata, in regime di day surgery, e nel giro di un mese il bimbo può riprendere le sue normali attività.

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