Anonimo

chiede:

Gentilissimo dottore,
nel 2000 mi sono sottoposta ad un intervento di mastoplastica additiva con
l’inserimento di protesi al silicone sotto al muscolo. Nel 2008 ho avuto
la mia prima gravidanza. Ho cercato di allattare ma avevo poco latte.
Nonostante ciò, ho preso almeno due taglie in più di reggiseno, il seno
era molto gonfio e duro, ma dopo la montata del latte è ritornato come
prima. Ora sono incinta di nuovo e vorrei cercare di allattare di nuovo.
La cosa che mi preoccupa è che oramai ho le protesi da almeno 11 anni e
non conosco il loro stato di usura e se sarebbe necessario cambiarle. Ho
paura che essendo di nuovo sollecitate durante la gravidanza e
l’allattamento, a causa del gonfiore del seno, possano danneggiarsi
causando la fuoriuscita di silicone e quindi la contaminazione del latte.
Sono al quinto mese e ho già preso una taglia in più, inoltre durante il
giorno sento spesso come un bruciore all’interno dei capezzoli. Potrebbe
essere un segnale di rottura delle protesi?
Da aggiungere che l’anno scorso ho fatto una visita con un chirurgo
plastico il quale solo toccando le protesi ha detto che erano ancora in
buono stato. Da considerare anche che sono a riposo perché ho una
gravidanza a rischio e quindi sarebbe difficile potermi recare a fare
controlli per verificare lo stato delle protesi. Che cosa mi consiglia di
fare? C’è veramente un rischio di rottura delle protesi?
La ringrazio e Le porgo distinti saluti.

Cara signora Elena,
la rottura della protesi è innanzitutto una eventualità che può sempre
capitare, raramente prima di 10 anni dall’impianto o meno raramente dopo 10,
20, 30 anni. Non c’è una scadenza. Dipende anche dal modello e dalla qualità
delle protesi inserite nel Suo seno.
Una certezza del 90% potrebbe averla esclusivamente con una risonanza
magnetica del seno. L’ecografia potrebbe riconoscere una grossolana rottura
ma non riesce a vedere quelle piccole. È invece curioso scoprire che
qualche chirurgo, con la sola imposizione delle mani, riesca ad essere più
affidabile e predittivo di una risonanza!!!
Il capezzolo potrebbe essere infiammato per mille motivi, fra cui anche al
limite una franca rottura della protesi, già esistente da molto tempo. Non
mi preoccuperei di questo.
Al massimo faccia un controllo ecografico delle mammelle quando potrà.
Comunque voglio rassicurarla che anche qualora avesse una protesi rotta, il
silicone non è dannoso all’allattamento né può dare danni al lattante. Studi
scientifici hanno dimostrato il passaggio di molecole di silicone attraverso
il latte materno. Al massimo, se ingerite involontariamente dal bambino,
transiteranno nel suo intestino senza problemi, non vengono assorbite dalla
mucosa e verranno eliminate con le feci. La molecola base del silicone è
naturale e contenuta da sempre in alcuni alimenti.
Pertanto, non si preoccupi per il bambino.
Ma faccia, dopo la gravidanza, una risonanza magnetica ed una visita (ma da
un chirurgo più preparato). Una protesi rotta da diverso tempo sarebbe
sicuramente da cambiare prima o poi per ridurre infiammazioni e indurimenti
nel seno o intorno al seno.
Auguri e sinceri saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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