Anonimo

chiede:

Salve, nei due mesi precedenti il periodo previsto per il mio rientro al lavoro dopo la maternità, l’azienda ha pubblicato il nuovo organigramma aziendale dove non ricopro più il ruolo di responsabile di ingegneria come nel periodo antecedente la maternità ma compaio come facente parte del team al di sotto di una nuova persona designata come tale.

Tale decisione non mi è stata comunicata in nessun modo e sono stata semplicemente messa di fronte a fatto compiuto. Posso considerarlo come una forma di demansionamento o comunque come una sorta di pressione psicologica o punizione derivante dalla mia assenza per maternità anche se formalmente non ho subito alcuna modifica a livello contrattuale? Vi ringrazio anticipatamente per le info.

Avv. Sara Girelli

risponde:

Buongiorno. La questione così delineata fa emergere senza dubbio alcuno che si tratti di un demansionamento del tutto illegittimo costituente, nella fattispecie, una discriminazione diretta di genere.

In questo senso si fa presente che Lei, in qualità di lavoratrice / madre, è tutelata dal demansionamento essendo titolare del diritto ad essere riadibita alle ultime mansioni svolte o, in caso di un intervenuto mutamento, a mansioni equivalenti a quelle in precedenza a Lei affidate, non rilevando in alcuna misura il fatto che tale decisione Le sia stata o meno comunicata dall’azienda.

Recente giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione si è espressa sul punto con ordinanza n. 20253/2021 affermando che l’adibizione della lavoratrice, rientrata dalla maternità, a mansioni inferiori rispetto a quelle svolte prima del congedo integra un demansionamento per violazione dell’art. 2013 c.c.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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