I bambini imitano i comportamenti che osservano nei loro genitori e nelle figure adulte con cui crescono. Per questo motivo razzismo e bambini possono convivere; vediamo allora perché è importante saper incoraggiare un comportamento aperto alla diversità fin dalla più tenera età, con alcuni consigli pratici.

Tipi di razzismo e discriminazioni razziali

Il razzismo si fonda sull’idea della divisione degli uomini in gruppi diversi tra loro, corrispondenti a varie etnie, nazionalità o religioni, che considera un gruppo superiore agli altri considerati inferiori. Il razzismo, quindi, non contempla l’uguaglianza di tutti gli individui e non riconosce pari dignità tra gli uomini.

Col termine “discriminazione razziale” si indica ogni azione volta a squalificare, ostacolare, insultare o umiliare le persone che non rispondono a determinate caratteristiche etniche, culturali e religiose. Tuttavia, a differenza del razzismo, la discriminazione non sempre deriva da un’ideologia.

Come e quando si sviluppa il razzismo nei bambini

Abbiamo spiegato cosa sono il razzismo e le discriminazioni razziali, ma come imparano i bambini le dinamiche razziste? I bambini imparano presto – dai propri genitori o insegnanti – il modo in cui rapportarsi alla diversità, in tutti i suoi aspetti.

All’età di appena 6 mesi, il cervello di un bambino nota le differenze di etnia, come il colore della pelle. Tra i 2 e i 4 anni i bambini sono in grado di interiorizzare i pregiudizi razziali.

Quando sono ancora più grandi, anche senza l’intervento dei genitori, i bambini imparano i concetti di razza e pregiudizio razziale all’interno della società e dell’ambiente in cui vivono.

Come spiegare il razzismo ai bambini

Ecco alcuni consigli utili per spiegare il razzismo ai bambini e prevenire le più comuni forme di discriminazione.

  • Spiegare cosa significa uguaglianza
    Sin dall’asilo i bambini sono in grado di comprendere perfettamente il concetto di uguaglianza. Un modo per spiegare che il razzismo è ingiusto è quello di mostrare ai bambini che un razzista tratta le persone in modo diverso in base al colore della pelle.
  • Incoraggiare le domande
    Le domande dei bambini sono sempre intelligenti e vanno incoraggiate per aprirsi al confronto con loro. Si può prendere spunto dalle curiosità dei piccoli sul colore della pelle delle persone, sul modo di vestire, sulle abitudini diverse dalle nostre per parlare delle differenze etniche, culturali e religiose.
  • Elogiare la diversità
    Ai bambini si può spiegare che tutte le persone sono diverse e che ognuno di noi è unico e irripetibile, e per questo prezioso. Si può dire che le persone sono diverse nell’aspetto fisico; nel colore o nella forma degli occhi (alcuni li hanno a mandorla, per esempio); nel colore dei capelli (biondi, rossi o scuri). Inoltre, è importante costruire un vocabolario condiviso per insegnare ai bambini a parlare di quello che vedono e a descriverlo.
  • Leggere libri illustrati sull’argomento
    Uno dei modi migliori per spiegare il razzismo ai bambini è quello di leggere libri per bambini sul razzismo e le proteste contro il razzismo. Si possono scegliere storie con protagonisti di colore o supereroi con caratteristiche particolari, nelle quali i bambini si potranno identificare.

Come contrastarlo?

Ecco alcune strategie efficaci da usare coi bambini per educarli a non avere pregiudizi razziali:

  1. innanzitutto, è opportuno avere una chiara visione del mondo, un modello nel quale vorremmo che i nostri figli si rispecchiassero e attraverso cui rispondessero a chi è diverso da loro;
  2. in secondo luogo, è importante parlare coi figli per renderli consapevoli delle differenze e dell’esistenza di discriminazioni sulla base della pelle o del sesso, pur presenti nella nostra società;
  3. infine, il modo migliore per combattere gli stereotipi razzisti è l’esempio. Se i genitori si comportano in modo gentile e aperto quando interagiscono con persone di diverse etnie e gruppi sociali, i nostri figli interiorizzeranno quel comportamento come il più naturale possibile.
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Categorie

  • Bambino (1-6 anni)