
Sculacciate: sì o no? Meglio evitarle, perché non educano il bambino e potrebbero fargli sviluppare un senso di inadeguatezza e di insicurezza da...
L'intervento educativo sui bambini, fino a pochi decenni fa si basava sull'uso di una o più punizioni. Ecco le principali teorie pedagogiche in merito e alcune alternative all'uso della punizione sui bambini piccoli.
La punizione verso i bambini come modalità educativa si basa sul divieto di fare qualcosa, o sul castigo del bambino. Ultimamente, l’approccio più severo di alcuni decenni fa è scomparso; il metodo educativo generalmente si è ammorbidito, al punto che spesso si verifica il problema contrario: l’assenza di limiti nell’educazione dei figli (non saper dire loro di no).
Ma non serve andare troppo lontano nel tempo per risalire a metodi educativi più duri di quelli attuali. Ancora fino a circa 20 anni fa, l’uso di punizioni fisiche, come botte e schiaffi, nei confronti dei bambini era generalmente accettato su larga scala, a livello globale; veniva considerato un metodo appropriato per plasmare un comportamento, ben distinto e diverso dall’abuso fisico.
Sculacciate: sì o no? Meglio evitarle, perché non educano il bambino e potrebbero fargli sviluppare un senso di inadeguatezza e di insicurezza da...
Questa prospettiva ha iniziato a essere messa in discussione non appena gli studi in ambito sociale e pedagogico hanno trovato dei collegamenti tra la punizione corporale (fino a quel momento ritenuta normale) e l’aggressività che i bambini hanno sviluppato successivamente; oppure comportamenti delinquenziali e atti di violenza di bambini cresciuti in un ambiente violento.
Quando parliamo di punizioni ai bambini, ci dobbiamo riferire a quelli dai 3 anni, per i quali si può iniziare a parlare di capricci (e quindi di una necessità educativa, tempo fa assolta dalla punizione); sotto i 3 anni si può parlare di disciplina: a questa età, infatti, le punizioni sono davvero insensate (non solo un grande errore).
Secondo uno studio che passa in rassegna la ricerca prodotta in circa vent’anni, l’uso delle punizioni corporali è profondamente sbagliato. A seguito del diffondersi degli studi pedagogici sui metodi educativi, nel 2000 le Nazioni Unite hanno ratificato una Convenzione sui diritti dei bambini; in questa convenzione, 191 paesi condannavano e bandivano l’uso di punizioni corporali.
Oggi la ricerca mostra che i rischi associati alle punizioni corporali sono consistenti. Dopo la ratifica della convenzione, 31 paesi hanno inasprito le pene verso chi attua punizioni corporali nei confronti dei bambini. Ma perché punire i bambini è sbagliato?
I bambini spesso riescono a far perdere la pazienza ai genitori, è vero; ma bisogna capire che non si può addossare ai piccoli la colpa dei loro atteggiamenti. Alla loro età, hanno ancora bisogno di essere guidati, educati a capire cosa è permesso e cosa no. L’uso della punizione spesso ha l’effetto di mortificare il bambino, e questo non lo aiuta ad acquisire l’autonomia e la responsabilità indispensabili alla sua crescita.
Esistono delle valide alternative alle punizioni corporali, efficaci nell’educazione dei figli.
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