L’orticaria nei bambini è la manifestazione dell’attivazione del sistema immunitario, che segnala qualcosa che non va nel corpo del piccolo. Non è considerata per questo una patologia di per sé, ma è importante saperla riconoscere e trattarne i sintomi, che possono risultare molto fastidiosi.

Si chiama orticaria poiché si manifesta in modo simile alla reazione cutanea derivante dall’ortica, ma ha cause differenti. Vediamo più in dettaglio di cosa si tratta, come riconoscerla e come curarla.

Orticaria nei bambini: i sintomi

L’orticaria nei bambini è abbastanza riconoscibile, e si manifesta con sintomi specifici. Infatti si tratta di una delle poche situazioni in cui il pediatra può diagnosticarla anche solo telefonicamente, se il genitore spiega in modo corretto i segni.

Si presenta con tre manifestazioni coincidenti. I più evidenti sono dei ponfi, o pomfi, cioè dei puntini in rilievo, di diverse dimensioni e forma. Solitamente variano dai 2 mm fino a un centimetro, e nella maggior parte dei casi sono di colore rosa pallido con contorno rosso. Il secondo sintomo, il più fastidioso, è il prurito che spesso accompagna questi ponfi. L’elemento caratterizzante dell’orticaria è che i ponfi hanno durata limitata e spariscono entro 24 o 48 ore, per poi ricomparire in altre sedi.

Talvolta i sintomi sono accompagnati da gonfiore, chiamato angioedema, in alcune zone del corpo, come nel padiglione auricolare, sulle palpebre, in bocca, o su mani e piedi che non dà prurito. Si parla in questo caso più propriamente di orticaria-angioedema (O-AE) e si manifesta comunque più frequentemente negli adulti che nei bambini.

Le cause dell’orticaria nei bambini

Quando il bambino manifesta puntini e prurito tipici dell’orticaria, una delle cause possibili è la reazione allergica ad alimenti o farmaci, come anche vaccini. In questi casi la reazione cutanea compare immediatamente dopo l’assunzione della sostanza che provoca l’allergia, entro 15-20 minuti.

L’orticaria è la risposta immunitaria, che funge da segnale per i genitori e il medico alla liberazione di elementi chimici allergeni, come l’istamina.

Nonostante la credenza che l’orticaria nei bambini sia strettamente legata ad un’allergia, in realtà nella maggior parte dei casi, la causa è un’infezione da virus o meno frequentemente da batteri. In queste situazioni la reazione si manifesta anche settimane dopo la contrazione dell’infezione.

A volte, con un sospetto di allergia, i test allergologici risultano negativi, e la causa potrebbero essere autoanticorpi prodotti dall’organismo stesso in presenza di malattie autoimmuni, come il morbo celiaco e la tiroidite. Può anche esserci un concorso di fattori, nel quale il virus agisce insieme ad alcuni farmaci o alimenti, creando la reazione dell’orticaria.

Quanto dura l’orticaria nei bambini?

L’orticaria nei bambini può essere acuta, se dura per qualche giorno, o comunque meno di 6 settimane. In questi casi la reazione cutanea sparisce in 24-48 ore e può ricomparire per un periodo di tempo limitato. Quando invece la condizione persiste oltre le 6 settimane, prende il nome di orticaria cronica e può essere causata da infezioni intestinali o respiratorie. È opportuno allora rivolgersi al medico per una diagnosi corretta che attribuisca la giusta causa all’orticaria.

Orticaria nei bambini: cura e alimentazione

L’orticaria nei bambini non rappresenta una patologia grave, ma è importante scoprirne la causa e trattarla nel modo corretto. La diagnosi consiste in un’anamnesi accurata seguita da un esame delle lesioni cutanee e a test ulteriori se necessario. In caso di orticaria allergica, il trattamento più diffuso è l’uso di antistaminici, che risolvono i sintomi legati alla reazione allergica e evitano complicazioni e shock anafilattici. In caso di orticaria cronica o in casi particolari, si può ricorrere anche a farmaci cortisonici, ma solo per brevi periodi.

Dal punto di vista della dieta alimentare, in caso di orticaria per allergia bisogna evitare innanzitutto la sostanza causante. Se non si conosce l’esatto alimento, il medico consiglia di escludere dai pasti le sostanze ricche di istamina ed istaminoliberatori, che comportano il mantenimento della malattia. Sono considerati alimenti più a rischio allergenico e vanno dunque evitati latte e suoi derivati, carne, uova, noci, fagioli e pesce.

Inoltre l’orticaria dei bambini è spesso imputata ai coloranti, aromatizzanti, conservanti, antiossidanti ed emulsionanti, presenti in molti alimenti. Per prevenire l’orticaria, o dopo una reazione allergica nei bambini è consigliato pertanto mangiare soprattutto lattuga, verdura cotta a vapore, zuppa di miso e riso.

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