I pensieri dei bambini sono più semplici e lineari di quelli degli adulti, e a loro non si può mentire; per questo motivo molti genitori si domandano come spiegare le disuguaglianze ai bambini.

Vediamo alcuni giochi e attività da proporre per spiegare le disuguaglianze ai più piccoli.

I bambini e le disuguaglianze

I bambini, anche i più piccoli, si accorgono molto bene di ciò che gli sta intorno; si rendono conto delle situazioni; capiscono bene le ingiustizie o disuguaglianze che vedono, tra persone o tra bambini.

I genitori questo lo comprendono, ma spesso si chiedono quale sia il modo, l’approccio migliore possibile per cercare di parlare ai figli delle grandi disuguaglianze nel mondo e, per quanto possibile, spiegarle. I temi di discussione sono tanti: per esempio l’accesso al cibo e la disponibilità di cibo, l’accesso ai servizi igienici, o il diritto all’istruzione.

Come spiegare le disuguaglianze ai bambini?

Per spiegare le disuguaglianze ai bambini, è importante far loro comprendere che queste esistono; che è triste, ma che non spetta a loro “salvare” il mondo; non è il loro compito né la loro responsabilità. Di conseguenza, non devono neppure sentirsi in difetto o in colpa nel vedere differenze con altri compagni, magari più svantaggiati di loro.

Questo, naturalmente, non vuol dire rimanere indifferenti. Ognuno dovrebbe fare la propria parte per ridurre quelle disuguaglianze che creano sofferenza nelle persone. Altre volte, infatti, le disuguaglianze sono solo sinonimo di diversità; questa va incoraggiata, così come i bambini vanno educati a riconoscere e valorizzare le differenze.

Insomma, i bambini vanno educati a riflettere su come contribuire a costruire una società migliore e più accogliente, a essere protagonisti del cambiamento. Allo stesso tempo, è fondamentale non lasciarli crogiolare nella tristezza o nel senso di impotenza e nei sensi di colpa. Ecco qualche consiglio.

Innanzitutto, i bambini vanno abituati a condividere le “loro cose” con gli altri; dai giocattoli al cibo (per esempio, un pezzo della propria merenda) senza aspettarsi qualcosa in cambio. Questo farà di loro dei bambini altruisti e aperti.

In secondo luogo, dovrebbero imparare a non avere pregiudizi, a essere amici di tutti, anche dei bambini diversi da loro, soprattutto caratterialmente, e non solo di quelli più simili a loro. Questo li aiuterà ad accettare le differenze; beneficeranno di un grande arricchimento personale.

Giochi e attività

Per spiegare le disuguaglianze a livello globale, si possono trovare esempi intuitivi e alla portata dei bambini. Per esempio, a quelli che frequentano la scuola dell’infanzia o le prime classi della primaria, facciamo immaginare il momento del pranzo, nella mensa della scuola.

Al momento del pranzo tutte le classi scendono a mensa; i bambini si siedono: hanno davvero molta fame. Sono 100 in tutto; attendono pazienti il loro turno per poter finalmente mangiare e, con un po’ di fortuna, assaggiare i loro piatti preferiti.  I bambini pensano, naturalmente, che troveranno piatti e porzioni uguali per tutti. Invece, devono immaginare che il primo bambino riceverà un piatto molto abbondante, fatto delle specialità che preferisce, in un vassoio enorme che avrà tutto per sé.

A questo punto l’attesa cresce anche negli altri. Viene portato un secondo grande vassoio. Ma i bambini presto scoprono che dovranno dividerlo con altri 70 di loro; e che probabilmente qualcuno rimarrà a digiuno. Attraverso questo semplice esempio si possono spiegare ai bambini le disuguaglianze e la diversa distribuzione della ricchezza nel mondo.

Un’altra attività è più pratica che immaginativa. Le insegnanti possono distribuire alla classe delle tavolette di cioccolato; ogni bambino ne prenderà una dal sacchetto predisposto. I bambini si accorgono presto però che qualcuno è rimasto senza; loro sono 20, mentre le tavolette di cioccolata soltanto 15, per esempio.

A questo punto si può guidare la riflessione in classe, chiedendo ai bambini se questa situazione sembra loro giusta o accettabile. E, soprattutto, insegnargli a essere propositivi; chiedere loro di cercare delle soluzioni. Cosa possono fare per rimediare e far contenti tutti? Probabilmente, a questo punto, qualcuno di loro si offrirà di dividere la propria tavoletta di cioccolato con un compagno, facendo la felicità di entrambi.

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  • Bambino (1-6 anni)