Le donne che in gravidanza sono esposte ad inquinamento atmosferico danno alla luce figli con peso minore. Lo afferma uno studio condotto nella città di New York e pubblicato dall’American Journal of Epidemiology, che ha correlato il peso soprattutto con le polveri ultrafini e gli ossidi di azoto.

Lo studio della Alpert Medical School della Brown University ha usato i dati sul peso di circa 250mila bambini nati a New York tra il 2008 e il 2010, incrociandoli con quelli sull’inquinamento dell’aria, in particolare sulle pm 2,5 e sull’ossido di azoto, sulla base dell’indirizzo di residenza delle neomamme.

Il risultato è stato che i bambini “perdono” alla nascita 48 grammi per ogni 10 microgrammi per metro cubo di polveri in più medi a cui sono esposti, mentre 10 parti per miliardo in più di ossidi di azoto fanno scendere il peso in media di 18 grammi.

Anche se per un singolo bimbo si tratta di diminuzioni di peso che non sono preoccupanti, il fatto che un’intera popolazione mostri questo spostamento verso il basso invece può nascondere un problema di salute pubblica – hanno spiegato gli autori -. Il risultato dovrebbe mettere in allarme le istituzioni, perché ogni riduzione dell’inquinamento potrebbe tradursi in un miglior stato di salute dei neonati“.

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  • Patologie in gravidanza