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Indagati 7 medici e 13 infermieri per la morte del neonato al San Giovanni di Roma per uno scambio di flebo, con latte iniettato in vena.
La filippina Jacqueline De Vega, la mamma del piccolo Marcus, il neonato morto il 29 giugno scorso all’ospedale San Giovanni di Roma a causa di una cannula di latte inserita per errore al posto di una flebo, è stata ascoltata nei giorni scorsi per circa due ore e mezza dal procuratore aggiunto Leonardo Frisani.
=> Latte in vena, muore neonato a Roma
A quanto si apprende la donna avrebbe confermato di aver negato il consenso per la prima autopsia, che poi è stata fatta su ordine del PM dopo aver bloccato la cremazione, per motivi religiosi. Il legale della donna, Danilo Granito, spiega che durante l’interrogatorio “il PM ha voluto sapere notizie sul comportamento dei sanitari dalla crisi del piccolo al decesso. In particolare la signora ha sottolineato di non aver mai saputo nulla di inerente allo scambio di flaconi, ma di averlo appreso solo dagli organi di informazione. Tutto il reparto, infatti – aggiunge il legale, che è anche il datore di lavoro di Jacqueline – ha addebitato la crisi e poi il decesso all’insufficienza respiratoria come conseguenza della nascita prematura del piccolo Marcus“.
Nell’inchiesta giudiziaria sono indagate 20 persone, tutte del reparto di neonatologia del San Giovanni (7 medici e 13 infermieri) per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, ma non si esclude che nei prossimi giorni possa aggravarsi la loro posizione, in quanto potrebbero essere accusati anche di falso e favoreggiamento. Ciò avverrà dopo che il magistrato avrà interrogato gli indagati, per conoscere a fondo tutti i particolari della vicenda e capire perché – come ha rilevato un rapporto ministeriale – ci siano delle “correzioni” sulla cartella clinica. Inoltre gli inquirenti sono anche in attesa della conclusione dell’autopsia disposta la settimana scorsa per cercare di fare luce sulle effettive cause del decesso.
Nel frattempo, però, la direzione generale dell’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata, in forma cautelativa, ha deliberato la revoca dell’incarico ad interim della dottoressa Caterina De Carolis di Direttore della U.O.C. di Neonatologia. Il provvedimento è stato pubblicato sul portale dell’azienda.
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