
Dopo l'invasione dell'Ucraina i rapporti internazionali hanno indebolito la potenza del passaporto russo. Nascere in Argentina, invece, consente un...
La guerra in Ucraina ha già causato migliaia di profughi tra i bambini, che possono presentare sintomi di disturbo post traumatico e iperarousal.
La guerra in Ucraina ha già provocato migliaia e migliaia di profughi in fuga dai bombardamenti. Tra le vittime ci sono tantissimi bambini, che anche in queste ore stanno entrando nel nostro Paese.
Ma quali sono le conseguenze psicologiche ed emotive che il conflitto russo-ucraino sta lasciando su queste piccole vittime?
Secondo Marco Mazzetti, pediatra, psichiatra e Presidente della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM) questi bambini potrebbero presentare sintomi di iperarousal e disturbo post traumatico da stress. Per tale ragione, sottolinea, ai bambini ucraini vanno garantiti ambienti accoglienti, rassicuranti e riservati.
Loro, così come gli adulti che li accompagnano, hanno bisogno di sentirsi in un luogo protetto. Per questo, insieme ad altre associazioni, stiamo sollecitando il governo affinché scelga, per accoglierli, di potenziare il sistema di accoglienza ordinario dei richiedenti asilo, il SAI, un sistema fatto essenzialmente di quella che chiamiamo ‘accoglienza diffusa’, in genere piccoli appartamenti, invece del sistema straordinario, fatto di Cas (Centri accoglienza straordinaria) che sono spesso strutture grandi e non di rado rumorose e anche caotiche.
Un’urgenza fondamentale per il benessere di questi piccoli profughi, poiché così come ha spiegato Mazzetti tutti i bambini che vengono da un paese in guerra devono ritrovare un’atmosfera e un ambiente quanto più possibile rilassanti, tranquilli e protettivi.
Per questo continua Marco Mazzetti:
È necessario che al loro arrivo sia prevista la presenza, per esempio, di educatori competenti che sappiano offrirsi come figure di protezione e accudimento, figure rassicuranti che possano aiutare anche le mamme, le nonne o le zie che li accompagnano, adulti che possono essere a loro volta in difficoltà.
I bambini ucraini possono presentare sintomi di disturbo post-traumatico da stress e iperarousal, ma in questa prima fase è difficile capire quanto possano essere traumatizzati.
Tra i segnali principali che si possono manifestare troviamo incubi notturni ricorrenti, in cui rivivono gli eventi traumatici. Si possono poi manifestare una sorta di flashback, durante i quali i bimbi rivivono le sensazioni legate al trauma, ed è durante questi momenti che i piccoli possono mostrare dissociazioni, essere assenti con lo sguardo perso nel vuoto.
Marco Mazzetti ha, poi, spiegato che:
Ci sono poi un gruppo di sintomi che chiamiamo ‘da evitamento’, ossia i bambini si sforzano di evitare i ricordi connessi al trauma, dicono che non ci vogliono pensare. È uno dei problemi frequenti della psicotraumatologia, è come se le persone usassero metà della loro attività psichica per ricordare involontariamente l’evento traumatico e l’altra metà, invece, per cercare volontariamente di combatterlo. Questa condizione in cui metà della mente combatte contro l’altra metà crea una sorta di ‘paralisi’ per cui le persone non hanno più energie mentali per fare altro.
Per quanto riguarda i sintomi di iperarousal si possono manifestare, ad esempio, quando i bimbi risultano molto irritabili, oppure quando si arrabbiano facilmente fino ad avere comportamenti violenti nei confronti degli altri.
Quindi, è fondamentale individuare queste problematiche e aiutare queste piccole vittime con un’accoglienza professionale e adeguata, in grado di rispondere alle esigenze dei profughi di guerra.
Dopo l'invasione dell'Ucraina i rapporti internazionali hanno indebolito la potenza del passaporto russo. Nascere in Argentina, invece, consente un...
Filippa Lagerback, presentatrice e modella svedese, ha pubblicato sui social una foto di lei con il pancione per celebrare la vita di fronte alla d...
La guerra in Ucraina e le immagini del conflitto possono turbare i nostri bambini; ecco alcuni consigli per spiegare ai più piccoli cosa sta accad...
L'ente di previdenza ha introdotto ormai da tempo una serie di misure volte ad aiutare i cittadini che si trovano maggiormente in difficoltà sul p...
Quella delle famiglie monogenitoriali è una realtà molto varia che non sempre è voluta, ma anche subita. Conosciamone i dettagli, le conseguenze...
Come funziona l'astensione dal lavoro per i neopapà e perchè nel nostro Paese questa è ancora insufficiente e lontana dalle direttive dell'Union...
La misura è prevista, in via sperimentale per il 2022, per le neomamme lavoratrici dipendenti del settore privato che tornano al lavoro. Dura 12 m...
Oltre le polemiche e i pregiudizi, parliamo di adozione anche da parte di coppie non sposate e non eterosessuali andando ad approfondire la questio...
Le ultime richieste inviate all’Inps sono state comunque protocollate con riserva. Se alla fine dell'anno corrente saranno ancora disponibili alt...
La normativa per accedervi esiste dal 2010 (legge 38/2010), ma molte regioni sono inadempienti. L'appello degli esperti: "È indispensabile garanti...