Anonimo

chiede:

Gentile Dottore,
mio fratello ha una bambina di 1 anno circa e con mia cognata stavamo leggendo
in un’enciclopedia per bambini che il vaccino per il morbillo-per parotite
antirosolia sono vaccini che non possono essere somministrati a bambini
con difese immunitarie compromesse. Ecco la domanda: cosa significa difese
immunitarie compromesse???… che tipo di malattie possono compromettere
le difese da non poter effettuare questi vaccini???… con difese immunitarie
si intende HIV positivi oppure anche altre patologie???… e come mai questi
vaccini richiedono una simile accortezza, quando nell’esevalente che la
mia nipotina ha effettuato non vengono espressamente richieste queste precauzioni???!!! Se
un bambino con malattie che compromettono le difese dovesse fare queste vaccinazioni
cosa potrebbe succedere???… e se poi un genitore non dovesse sapere che
il proprio bimbo ha dei problemi cosa potrebbe succedere???!!! Mio fratello
tra l’altro non ha fatto nessuna malattia infettiva a parte la varicella… quindi
sarebbe pericoloso per lui venire a contatto con la bimba quando e se
le verrà effettuata la vaccinazione in questione??? Il vaccino in questione
è del tipo di quelli VIVI???
Le sarei veramente grata se potesse rispondermi per poter tranquillizzare
mia cognata e mio fratello che con quello che si sente in giro x le vaccinazioni
vorrebbero sapere bene ogni tipo di controindicazione!!!
Aspetto con ansia la sua gentile risposta… e, se possibile, vorrei una risposta ad ogni domanda e non in generale… tutto
questo x essere più precisi!!!
Grazie tantissimo e cordiali saluti,

Cara mamma,
alle sue domande Le risponderò in modo tecnico. Le consiglio comunque di esternare i suoi dubbi al pediatra curante (e di leggere poco/niente enciclopedie mediche).
– bambini con deficit immunitari: se sono congeniti vanno evitati i vaccini vivi attenuati sia virali che batterici, ad esempio il sabin va sostituito col salk (anche se nel calendario c’è ormai solo il salk) e così il sabin non va somministrato a conviventi di soggetti immunodeficienti primitivi. (problema risolto in quanto ormai si usa il vaccino antipolio tipo Salk)
– invece i bambini con deficit di IgA, IgG (una o più sottoclassi) con deficit del complemento e della funzione granulocitica vanno vaccinati col normale calendario, anzi è consigliata anche la vaccinazione con meningococco nei soggetti con deficit di complemento. In genere sono bambini che si ammalano più del solito e con patologie più gravi
– bambini con immunodeficit secondario: Positivi per il virus dell’Aids: si deve far eccezione per morbillo, rosolia, parotite (MPR) ove viene consigliato per l’elevato rischio di letalità (oltre il 40%) però nei bambini con grave deficit di CD4 è bene astenersi anche dalla vaccinazione per MPR.
Vaccino per la tubercolosi (non usato in Italia) assolutamente controindicato
per la varicella è bene vaccinare i conviventi del soggetto immunodepresso.
– bambini in trattamento chemioterapico per leucemie o tumori solidi:
evitare i vaccini vivi attenuati per il rischio di gravi effetti collaterali,
il vaccino per varicella può essere usato con cautela nei soggetti in remissione da almeno 12 mesi affetti da leucemia linfocitica acuta sospendendo almeno una settimana prima e una dopo il vaccino, la chemioterapia, i familiari di questi soggetti possono fare MPR ma non sabin
– il soggetto SANO vaccinato per varicella non contagia nessuno salvo casi rarissimi, e quindi va usata precauzione se avesse reazione con qualche vescicola nei riguardi di contatti con bambini immunodepressi (in questi casi, se la malattia si sviluppasse il quadro clinico risulta lieve).
Come vede la materia è complessa ma, se il bambino gode buona salute, in famiglia non ci sono problemi di salute, in famiglia non ci sono state reazioni ai vaccini si può stare tranquilli anche se la invito nuovamente ad avviare un dialogo con il suo pediatra curante. Se volesse altre spiegazioni consulti il sito: http://www.levaccinazioni.it/informagente/index.htm
Cordiali Saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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