Anonimo

chiede:

Salve, le scrivo perché il mio bimbo di 4 mesi presenta una forte irritazione cutanea: ha la pelle sempre irritata, secca e arrossata. Il pediatra mi ha detto che non si tratta di dermatite. Io, siccome non ho latte, gli do il latte formulato. Pensando e ripensando, mi è venuto in mente che, forse, è il latte a provocargli queste irritazioni. Un bambino può essere allergico al latte artificiale? Quali altri sintomi potrebbero accompagnarsi alla pelle irritata? Come dovrei muovermi? La ringrazio infinitamente per la risposta.

Dott. Ciro Dolci

risponde:

Cara Signora, nella sua descrizione manca un sintomo fondamentale per indirizzare la diagnosi in maniera corretta e precisa: il prurito; infatti, se questo fosse presente e rappresentasse un forte disagio per il bambino, che tenderebbe a grattarsi la pelle ogni volta che viene spogliato, la diagnosi potrebbe essere quella di dermatite atopica.

Io eseguo test allergici cutanei (prick test) per latte e uovo ai lattanti con questo problema: se il test fosse positivo per il latte, un breve periodo di sospensione di questo alimento (2 settimane) sostituendolo con un idrolizato o latte di riso, in associazione alle terapie dermatologiche, consentirebbe di capire il ruolo della sensibilizzazione al latte nel mantenimento o peggioramento della dermatite atopica.

Se il prurito non fosse presente la diagnosi di dermatite atopica non sarebbe sostenibile; in ogni caso, sia che si tratti di dermatite atopica o di dermatite non atopica, il primo intervento terapeutico è la frequente idratazione con prodotti specifici .

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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