Anonimo

chiede:

Buongiorno dottoressa, mio figlio ha 5 anni e si ammala spesso di bronchiti durante l’inverno. Il pediatra lo scorso anno mi ha parlato di ‘bronchite asmatiforme’.

Che differenza c’è rispetto all’asma vero e propria? È un disturbo che può passare con la crescita o rischia di diventare cronico? Vorrei prepararmi adeguatamente all’arrivo di questa nuova stagione fredda. Grazie mille

Buongiorno signora, per bronchite asmatiforme si intende una patologia ricorrente caratterizzata da un temporaneo restringimento delle basse vie respiratorie (broncospasmo), solitamente innescato da un’infezione virale, che si manifesta con tosse e respiro sibilante (wheezing) e si risolve completamente con la guarigione dell’infezione che l’ha determinata. Interessa bambini piccoli, sotto i 6-7 anni di vita, e tende a risolversi spontaneamente con la crescita. È molto frequente nei primi anni di vita, ne soffre un bambino su 3 nei primi 3 anni.

L’asma bronchiale è invece una patologia cronica, caratterizzata da infiammazione delle vie aeree con predisposizione costante al broncospasmo (non solo dopo infezioni virali ma anche in benessere o di notte o durante attività fisica). Spesso è su base allergica.

La diagnosi di asma nel bambino si pone in caso di persistenza di wheezing in bambini dai 5-6 anni in poi, e si avvale di test per allergie (prick) e di funzionalità respiratoria (spirometria). Pertanto solo una piccola parte dei bambini che soffrono di bronchiti asmatiformi svilupperà asma: il rischio è maggiore in presenza di allergie e di familiarità per allergia o se appunto il bambino ha sintomi riferibili a broncospasmo anche in assenza di infezioni intercorrenti. I bambini con bronchiti asmatiformi dovrebbero evitare l’esposizione al fumo di sigaretta e gli ambienti troppo secchi.

Il pediatra solitamente prescrive una terapia con farmaci broncodilatatori e cortisonici, che il genitore inizierà ai primi sintomi per migliorare il decorso dell’episodio. In caso di più episodi (almeno 3 nell’inverno) il pediatra potrà consigliare una profilassi con cortisonico inalatorio nel periodo invernale. Sono disponibili inoltre terapie profilattiche immunostimolanti (a base di lisati batterici o di lattoferrina) che il pediatra potrà consigliare per ridurre il numero di infezioni e quindi gli episodi ad esse correlati.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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