L’esame microscopico delle urine permette di evidenziare di elementi quali globuli rossi e bianchi, eventuale presenza di batteri, cellule epiteliali, muco e cristalli.

Esame microscopico delle urine: leucociti

La presenza di leucociti nelle urine serve a valutare la presenza di nefropatie ed è segno aspecifico di infezione delle vie urinarie. Il valore normale dei leucociti è di 1-2 per campo microscopico (40X). Un aumento massivo dei leucociti è generalmente indice di infezione acuta.

Se ripetute urinocolture risultano negative, può trattarsi di una forma tubercolare o di una nefropatia lupica. Un aumento moderato può essere indice di glomerulonefrite acuta e subacuta, litiasi renale ed uretrale, pielonefrite cronica, cistite acuta o cronica, neoplasie della vescica, prostatite, uretrite, balanite, rene policistico, traumi.

Esame microscopico delle urine: eritrociti

Normalmente, nelle urine, gli eritrociti (globuli rossi) dovrebbero essere assenti o presenti in quantità  modeste (nel sedimento normale sono 0-2 per campo). La loro presenza nell’urina è indice di ematuria, cioè presenza di sangue.

Le cause più frequenti di ematuria sono disturbi alla coagulazione del sangue, calcoli, leucemie, neoplasie benigne e maligne, tubercolosi renali, sangue mestruale nella donna, poliglobuline, drepanocitosi, cirrosi epatica, glomerulonefrite, rene policistico, infarto renale, idronefrosi, trombosi della vena renale, papillomi vescicali, traumatismi, ipertrofia o adenocarcinoma prostatico oppure essere dovuta a farmaci (aspirina, salicilati, atropina, sulfamidici ed anticoagulanti).

Esame microscopico delle cellule

La presenza delle cellule epiteliali nelle urine rappresenta il normale ricambio cellulare dell’epitelio delle vie urinarie.

In condizioni normali, l’esame evidenzia poche cellule per campo microscopico.

Esame microscopico dei cilindri

Si tratta di agglomerati di proteine e di altri elementi che si formano nei tubuli renali. Normalmente, nel sedimento urinario, non sono presenti e la loro esistenza indica una sofferenza renale.

A seconda della loro composizione, i cilindri sono sintomi di diverse disfunzioni dei reni. Si individuano cilindri:

  • cerei, di consistenza densa ed omogenea, che si riscontrano nelle nefropatie avanzate e nella amiloidosi renale;
  • jalini, che non hanno alcun significato patologico particolare. Si riscontrano dopo anestesie, dopo sforzo fisico, nell’iperpiressia. La loro presenza è elevata nelle nefriti e nelle nefroangiosclerosi;
  • batterici, si riscontrano raramente;
  • eritrocitari, che permettono di accertare l’origine renale di una ematuria e sono presenti nelle nefriti acute e croniche;
  • leucocitari, che permettono di accertare l’origine renale di una leucocituria (pielonefrite);
  • granulosi, formati da cellule in disfacimento dell’epitelio tubulare. Sono significativi in tutte le nefropatie se accompagnati da albuminuria;
  • con inclusione di goccioline di grasso, si riscontrano nella sindrome nefrosica; pigmentati (pigmenti biliari, emoglobina, mioglobina) che si riscontrano rispettivamente negli itteri, nelle emolisi acute e nelle mioglobinopatie;
  • epiteliali, formati da cellule di sfaldamento dell’epitelio e si riscontrano nelle glomerulonefriti acute;
  • cilindroidi, che devono essere differenziati dai cilindri veri e propri. Sono formati da muco, hanno aspetto jalino e si sfioccano alle estremità in sottili filamenti. Sono frequenti nelle cistopieliti e nelle cistiti.

L’analisi va fatta al microscopio, a differenza dell’esame chimico fisico delle urine che valuta, invece, l’aspetto delle urine e la loro composizione chimica.

Esame dei cristalli nelle urine

I cristalli sono spesso presenti nelle urine di soggetti normali. I più comuni cristalli a pH basico sono:

  • fosfati amorfi (fini precipitazioni),
  • fosfato di calcio (di forma prismatica),
  • fosfati tripli,
  • carbonato di calcio (di forma sferica).

I più comuni cristalli a pH acido sono:

  • cristalli di acido urico, di forma e dimensione variabili, di colore giallastro;
  • urati amorfi, a forma di piccolissimi granuli giallastri;
  • ossalato di calcio, di forma varia (a busta di lettere, a clessidra, a manubrio).

Tra i cristalli presenti in stati patologici si riscontrano:

  • leucina, di colore giallastro, aspetto oleoso con striature (insufficienza epatica);
  • cistina, lamine incolori, rifrangenti (sindrome di De Toni-Fanconi-Debré, Cistinuria);
  • tiroxina, fasci di sottili aghi di colore giallastro (insufficienza epatica);
  • cristalli di sulfadiazina, di forma rotondeggiante, a fasci asimmetrici di color giallo marrone (terapia sulfamidica).

Batteri nelle urine

Nelle urine appena emesse non si evidenziano. La loro presenza, associata alla presenza dei leucociti, è indice di infezione (cistite).

Francesca

chiede:

Miceti nelle urine

Si riscontrano spesso in soggetti defedati, in immunodepressi, diabetici e in soggetti sottoposti a terapia antibiotica. Il più comune è la Candida, un’infiammazione, la più frequente infezione micotica (cioè provocata da funghi) nelle donne.

Secondo le stime circa il 75% delle donne soffre di candida almeno una volta nella vita: tra queste, il 5% sviluppa una forma ricorrente.

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