La scuola senza zaino è un modello educativo innovativo, sempre più diffuso, che mette al centro dell’apprendimento l’ambiente scolastico, da pensare in relazione alle esigenze dei bambini, e che interviene sulla concezione tradizionale della classe.

Vediamo com’è fatta una scuola senza zaino, i vantaggi e le criticità, e le scuole presenti sul territorio nazionale.

Cos’è la scuola senza zaino?

La scuola senza zaino trae ispirazione dalla pedagogia di Maria Montessori e alla scuola laboratorio di John Dewey, il maggior esponente dell’attivismo pedagogico.

Le attività didattiche sono scandite in modo accurato, focalizzando l’attenzione soprattutto sugli ambienti di apprendimento degli alunni, che sono i veri protagonisti dell’apprendimento. I tre valori che ispirano questo metodo sono l’ospitalità, la responsabilità e la comunità, che le singole scuole devono impegnarsi a perseguire.

La filosofia alla base della scuola senza zaino è quella di innovare la scuola tradizionale per avvicinarla alla realtà di oggi. I fautori di questo approccio prendono ispirazione da una cultura democratica che dovrebbe guidare ogni comunità scolastica, per incrementare l’autonomia dell’istituto ma soprattutto quella degli studenti.

Gli strumenti della scuola senza zaino

La scuola senza zaino, similmente alla scuola montessoriana, prevede che il bambino sia autonomo e libero nella scelta delle attività da svolgere. Non esistono voti ma un’educazione all’autocorrezione e all’autovalutazione (la cosiddetta “valutazione mite”).

Per quanto riguarda l’ambiente, non ci sono né i classici banchi né le cattedre, ma tavoli di lavoro quadrati attorno a cui si predispongono gruppi di 5 o 6 bambini con un piccolo sgabello. I bambini svolgono attività laboratoriali e pratiche piuttosto che quelle più tradizionali a cui siamo abituati. Le maestre passano tra i tavoli per guidare il lavoro.

C’è poi un’area chiamata “agorà“, un’area morbida dove i bambini possono togliersi le scarpe. Qui le maestre fanno sedere i bambini in cerchio, spiegano la lezione, leggono loro storie. Altri strumenti diffusi sono la LIM e i tablet, per rendere le lezioni interattive. Le lezioni stesse non sono preparate dalle insegnanti ma vengono decise di giorno in giorno, la mattina insieme ai bambini.

Soprattutto, come dice il nome stesso della scuola, non ci sono zaini, ma solo piccole cartelline per portare lo stretto necessario. Il materiale con cui si lavora in classe, infatti, rimane a scuola; è condiviso e custodito da tutti: questo contribuisce a responsabilizzare i bambini, a cui vengono assegnati piccoli compiti per la buona organizzazione della classe, la cura del materiale e la riuscita delle attività.

I vantaggi della scuola senza zaino

I vantaggi della scuola senza zaino sono diversi. Ecco quelli principali:

  • avere uno zaino leggero che non grava sulla schiena e lascia libero il bambino;
  • i bambini si divertono: alle classiche lezioni frontali vengono preferite attività di gruppo e laboratoriali, più stimolanti per il bambino e il suo apprendimento;
  • sin da piccoli, i bambini vengono educati all’autonomia e alla responsabilità verso la scuola, i compagni, l’ambiente e il materiale che utilizzano;
  • come materiale scolastico, si prediligono sussidi interattivi, anche tattili, al posto dei libri, che spesso risultano noiosi;
  • la classe viene divisa per ambienti a seconda dei lavori che vi si svolgeranno: in questo modo i bambini si abituano a spostarsi e sviluppano il senso dell’orientamento nello spazio;
  • non esiste il problema dei voti, che possono intaccare l’autostima dei bambini più fragili. I bambini, invece, vengono guidati e incoraggiati a migliorare.

I limiti di questo tipo di scuola

Nonostante i molteplici vantaggi, l’approccio “Senza Zaino” ha alcuni limiti. Innanzitutto, se i bambini vengono lasciati troppo liberi, soprattutto quelli più vivaci potrebbero non introiettare le regole del rispetto per sé, gli altri e l’ambiente, e per una buona convivenza con i loro compagni e le maestre.

Un’altra riserva è data dal fatto che non tutti i bambini riescono a concentrarsi e prestare costantemente attenzione in classe. Il non avere compiti da svolgere a casa potrebbe finire per penalizzare questi bambini più deboli, che potrebbero rimanere indietro, non avendo il tempo di assimilare quanto spiegato a scuola.

Da questo punto di vista, la scuola senza zaino sembrerebbe adatta per bambini con un livello di autonomia e responsabilità già sviluppate. Le persone che criticano questo approccio, infine, contestano la poca autorità riconosciuta all’insegnante, che finirebbe per non riuscire a guidare il bambino verso l’acquisizione di competenze.

Scuole senza zaino: dove sono e i costi

Quella delle scuole senza zaino è una delle esperienze didattiche maggiormente in crescita in Italia. La rete “Senza Zaino”, infatti, nata da circa vent’anni, conta oggi quasi 300 scuole in Italia e costituisce una delle avanguardie sul territorio nazionale.

I gradi e gli ordini di scuola coinvolti sono la scuola dell’infanzia, la primaria e la scuola secondaria di I grado. Per chi è interessato a saperne di più e a iscriversi, sul sito ufficiale è possibile consultare le scuole presenti su tutto il territorio nazionale.

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Categorie

  • Bambino (1-6 anni)