Nel presentare il suo Manuale di nutrizione, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, spiega l’importanza dell’alimentazione in questi termini:

la nutrizione, ed in particolare la nutrizione nell’età evolutiva, costituisce uno dei più importanti determinanti di salute. Il burden delle patologie strettamente correlate con l’alimentazione, anche se non in modo esclusivo, (obesità, diabete, malattie cardiovascolari) è sempre più oneroso, sia in termini di assistenza sanitaria e costi sociali, sia in termini di aspettativa e qualità di vita del singolo paziente

Per poi aggiungere che “l’alimentazione non può però essere affrontata solo in termini strettamente medici, ma è necessario tener conto anche dei suoi aspetti psicologici, culturali e sociali”. Con questa premessa ci prepariamo ad affrontare un argomento non propriamente semplice com’è quello dell’alimentazione vegetariana e vegana nei bambini.

Sul tema abbiamo già dedicato diversi approfondimenti come quello legato allo svezzamento vegano e alla dieta vegetariana in gravidanza; ora vogliamo occuparci dei vantaggi e le criticità legate a questa scelta alimentare per i bambini.

L’alimentazione è sempre importante e non è solamente una questione di “gusto e sapori”, ma da ciò che introduciamo nel nostro organismo dipende non solo un buono stato di salute e di forma, ma anche la qualità della vita e tutta una serie di conseguenze psicologiche, emotive e sociali.

Se questo vale per gli adulti lo è ancor di più per i soggetti in età pediatrica che, nelle differenze delle varie fasi della crescita, vanno incontro a uno sviluppo che condizionerà non solo quegli anni ma anche la loro vita adulta.

Bambini e alimentazione vegetariana: pro e contro

Entriamo quindi nel merito dei bambini vegetariani andando a comprendere, ricerche ed evidenze scientifiche alla mano, quali sono i pro e i contro di questo tipo di alimentazione.

Per prima cosa, avvalendoci della definizione utilizzata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, è utile precisare come per dieta vegetariana si intende quell’alimentazione latto-ovo-vegetariana (LOV) nella quale sono esclusi gli alimenti animali ma sono ammessi quelli derivati.

Vantaggi

Tra i benefici dello scegliere fin dalla tenera età una dieta vegetariana per i bambini c’è la capacità di instaurare delle buone abitudini alimentari. Generalmente (ma non è sempre così) chi sceglie questo regime alimentare è più attento alla scelta dei cibi e dei pasti da consumare in quanto deve fare una selezione.

Dal punto di vista della salute, l’AIRC riferisce come una dieta basata sul consumo di alimenti di origine vegetale sia fondamentale per mantenere l’organismo in uno stato di forma ottimale. Entrando più nello specifico il Position Paper dell’Academy of Nutrition and Dietetics segnala come nei bambini vegetariani ci siano minori rischi di contrarre malattie quali diabete di tipo 2, cardiopatia ischemica, obesità, alcune forme di tumore e ipertensione.

La particolarità delle diete vegetariane (basso apporto di grassi saturi ed elevato consumi di alimenti ricche di fibre e fitocomposti) favorisce la riduzione dei livelli ematici di colesterolo e un miglior controllo del carico glicemico dopo i pasti. Vi è anche un minor consumo di sale e zuccheri e un mangiare sostenibile e consapevole, attento anche alle esigenze della natura.

Per questo motivo questo studio riferisce come ci sono prove sufficienti per concludere che i bambini e gli adolescenti crescono e prosperano se seguono diete vegetariane ben progettate e adeguatamente integrate.

Svantaggi

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù riporta come questo tipo di diete non siano raccomandate in età pediatrica in quanto non forniscono ai bambini tutti i nutrienti di cui hanno bisogno. Questo perché le evidenze scientifiche non mostrano vantaggi particolari rispetto, per esempio, alla Dieta Mediterranea.

Inoltre, la carenza di vitamina B12, ferro e DHA (caratteristica dell’alimentazione vegetariana) possono portare a scompensi nutrizionali tali da compromettere il corretto sviluppo neuro-psico-cognitivo del bambino determinando danni irreversibili al sistema nervoso.

Spesso gli alimenti confezionati veg sono ricchi di sale e la dieta vegetariana provoca carenze di proteine, vitamina B12, calcio, ferro, zinco e acidi grassi omega-3 presenti negli alimenti di origine animale. Infine uno studio pubblicato sul The American Journal of Clinical Nutrion ha rilevato come i bambini vegetariani avessero una massa ossea inferiore rispetto a quella prevista.

Bambini e alimentazione vegana: pro e contro

A differenza di quella vegetariana la dieta vegana è quella che esclude sia gli alimenti di origine animale che i suoi derivati.

Vantaggi

Il The Vegetarian Resource Group riferisce come i bambini che seguono un’alimentazione vegana possono crescere sani e senza alcun tipo di problema. Secondo uno studio riportato dalla Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV) l’assunzione di nutrienti essenziali (a eccezione del calcio e della Vitamina B12) è paragonabile se non addirittura superiore a i bambini che hanno seguito un tipo di alimentazione misto.

Anche in questo caso, così come per le diete vegetariane, c’è una maggiore attenzione a seguire un’alimentazione sana e a instaurare buone abitudini su quello che si mangia.

Svantaggi

La Società Italiana di Pediatria indica come, specialmente nei bambini più piccoli (fino ai 2 anni), la dieta vegana è associata a un rischio elevato di scarsa crescita staturo-ponderale. Inoltre, riferendo il parere espresso dalla Società Nord-Americana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (NASPGHAN) tramite un Position Paper sui latti di origine vegetale, si evidenzia come questo tipo di bevande non presentino un equilibrio nutrizionale adeguato se paragonato a quello del latte vaccino.

I consigli per un’alimentazione veg bilanciata

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Fonte: iStock

Seguendo le indicazioni del Documento redatto dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) sulla dieta vegetariana è possibile seguire un’alimentazione veg (vegana o vegetariana) bilanciata e corretta. Tra i punti chiave da considerare ci sono:

  • assunzione di un quantitativo maggiore di proteine in quando quelle vegetali hanno una digeribilità minore;
  • integrazione (tramite alimenti o integratori) di vitamina B12;
  • assunzione di alimenti che siano fonti di calcio (verdure con basso contenuto di fitati e ossalati, acque ricche di calcio, bevande vegetali fortificate, alimenti a base di soia, semi oleaginosi e alcuni tipi di frutta);
  • assunzione di alimenti che siano una fonte di ferro e zinco;
  • assumere regolarmente fonti di acidi grassi omega-3 tramite noci, semi di lino e di chia e oli da essi derivati, riducendo il consumo di oli vegetali (olio di girasole e olio di mais).

Bambini vegetariani e vegani: oltre i pregiudizi

Alla luce di quanto detto è possibile concludere che, sia la dieta vegetariana che quella vegana, sono possibili (e in alcuni casi anche raccomandabili) per l’età pediatrica. Questo sostanzialmente per due motivi. Il primo è legato alla costatazione che non esiste dieta esente da rischi. Anzi, lo stato di salute alimentare dei bambini nei Paesi sviluppati mostra preoccupanti segnali di stile di vita e diete profondamente malsane. Il problema, quindi, non è tanto mangiare carne o verdura, quanto assicurarsi che i propri figli assumano i nutrienti necessari nelle giuste quantità. Lo si può fare anche con diete vegetariane e vegane anche se esistono maggiori rischi.

In questo senso il secondo motivo per cui i bambini possono essere tranquillamente vegetariani e vegani è legato alla maggiore attenzione e consapevolezza che si ha nei confronti di ciò che si acquista al supermercato, ciò che si cucina e ciò che si porta in tavola. L’attenzione e la consapevolezza dovrebbero essere alla base di ogni scelta educativa e così come chi propone ai propri figli un’alimentazione onnivora ci sono genitori che, convinti delle proprie scelte, ne propongono una veg.

Il punto, in conclusione, non è tanto ciò che si mangia ma quanto il mangiare è sinonimo di salute e benessere e i bambini vegetariani e vegani possono, avvalendosi anche di un consulto con un nutrizionista pediatrico, crescere sanamente anche rinunciando alla carne e ai suoi derivati.

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  • Bambino (1-6 anni)