La scuola sta per terminare e molte famiglie, per conciliare lavoro e tempo libero dei propri figli, si affida al bonus centro estivi 2022.

Da quest’anno, però, il Governo ha messo in atto diverse novità, stiamo parlando dell’assegno unico e universale per figli a carico.
Questo sostegno economico rivolto alle famiglie ha inglobato al suo interno diversi sussidi, ma tra le varie prestazioni non rientra il bonus centro estivi e baby sitting 2022.

Quest’ultimo, infatti, non è ancora chiaro se continuerà a esistere, al momento è stato messo in standby; per tale ragione nel frattempo molte regioni italiane si stanno muovendo autonomamente per aiutare i nuclei familiari.

Un esempio è quello dell’Emilia Romagna che ha stanziato circa 6 milioni di euro per garantire i centri estivi alle famiglie residenti nel territorio.

Bonus centro estivi: cos’è

Il bonus centro estivi fino allo scorso anno veniva stanziato dal Governo, tramite le risorse economiche provenienti dal Fondo sociale europeo per sostenere le famiglie.

Potevano accedere al servizio i bambini dai 3 ai 13 anni, ossia i nati nati dal 2009 fino al 2019; mentre, per i bimbi con disabilità certificata il limite di età saliva a 17 anni.

Il contributo era destinato a tutte le famiglie monogenitoriali, quelle con uno dei due genitori o entrambi disoccupati oppure in cassa integrazione ma inseriti all’interno di un progetto per l’occupazione nel mondo del lavoro o la partecipazione ad un percorso formativo. Si faceva richiesta semplicemente presentando l’Isee, che non doveva superare il limite di 28mila euro a famiglia.

Nell’ultima fase, veniva stilata la graduatoria delle famiglie idonee a ricevere il contributo Inps.

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