Salve dottoressa, ho una bambina di sei mesi e vorrei prenotare una vacanza al mare per il mese di settembre. Dovremmo, però, prendere l’aereo: mi stavo chiedendo quindi, se l’aereo possa essere in qualche modo pericoloso o dannoso per una bambina così piccola. La pressurizzazione può creare disagi? C’è qualcosa che è importante che io sappia prima di prenotare e affrontare il viaggio? La ringrazio molto per la gentile risposta.
Sempre più spesso famiglie con bambini piccoli decidono di viaggiare in aereo e questo non è impossibile, anche se a volte può risultare un po’ “impegnativo” con i bambini. Anche i neonati possono prendere l’aereo con mamma e papà: ovviamente le regole variano da compagnia a compagnia, quindi è sempre bene recuperare tutte le informazioni presso le agenzia viaggi, per partire ben preparati, soprattutto in viaggi all’estero. La “pressurizzazione” comporta una diminuzione della pressione atmosferica all’interno della cabina, spesso durante il decollo e l’atterraggio, ma si tratta di una variazione alla quale l’organismo di un neonato sano può adattarsi senza difficoltà o pericoli.
Solo in caso di cambio di quota repentino, i condotti che collegano la faringe con l’orecchio medio (trombe di Eustachio) automaticamente si chiudono, per poter mantenere costante la pressione nell’orecchio. Normalmente per un adulto basta deglutire o soffiare con il naso chiuso per compensare la pressione, ma i neonati non sanno mettere in atto questi meccanismi in modo spontaneo. Per far questo basta fornire loro qualcosa da ciucciare come l’acqua nel biberon, il ciuccio o, se allattato, offrire il seno.
In caso di “otite”- cioè una infiammazione dell’orecchio – presentata dal bambino prima della partenza, è meglio sentire il parere del proprio pediatra, dopo accurata visita in ambulatorio. Buone vacanze.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento