Anonimo

chiede:

Buongiorno, le ho già scritto riguardo la monosomia 45x della mia
bambina.
Mi chiedeva la mia età (27 anni) e se in famiglia avevamo già situazioni
del genere. No, nella mia famiglia o in quella di mio marito non si è mai
verificato qualcosa di simile. Quindi secondo lei può risuccedermi? È una
cosa che dipende da me? Attendo impaziente una sua risposta. Grazie.

Egregia Signora Anna,
la sindrome 45X0 viene comunemente detta Sindrome di Turner. La sua
frequenza è di 1 neonato femmina su 4000 – 1 su 8000.
La sindrome di Turner appartiene al gruppo delle anomalie cromosomiche,
patologie determinate da alterazioni del numero o della struttura dei
cromosomi.
Caratteristiche principali della sindrome di Turner sono: linfedema
periferico (mani e piedi gonfi a causa di stasi linfatica), pterigio del
collo (collo corto “a tenda”), bassa statura, amenorrea primaria (mancata
comparsa delle mestruazioni). Talvolta sono presenti anche cardiopatia,
ipertensione e anomalie renali. Sia l’intelligenza sia l’attesa di vita sono
normali.
Nella maggior parte dei casi (circa il 50%) la s. di Turner è causata dalla
mancanza di un cromosoma X (“monosomia X”); il cariotipo è quindi indicato
con la formula 45, XO. Circa il 25% circa dei casi è determinato da
alterazioni nella struttura di un cromosoma X. Più raramente la patologia è
causata da alterazioni di numero o di struttura del cromosoma X presenti in
mosaico (cioè non in tutte le cellule dell’organismo ma solo in alcune di
queste); in questi casi si riscontra un’attenuazione delle caratteristiche
cliniche della sindrome.
In alcuni casi la sindrome di Turner è evidente già alla nascita. Le
principali caratteristiche neonatali sono: peso e lunghezza ridotti,
linfedema delle mani e dei piedi, presenza di pliche della cute sulla nuca.
In alcune pazienti la sindrome di Turner non comporta particolari
alterazioni e viene diagnosticata solo alla pubertà a causa di amenorrea
primaria (mancata comparsa delle mestruazioni) e bassa statura. In tutti i
casi, la diagnosi oltre che sulle manifestazioni cliniche si basa anche sull’analisi dei cromosomi, che permette di evidenziare sia anomalie di numero
sia anomalie di struttura. L’esame del liquido amniotico, dei villi coriali
e del sangue fetale permettono di analizzare i cromosomi del feto e quindi
di evidenziare la presenza di eventuali anomalie cromosomiche, compresa la
sindrome di Turner.
Voi avete mai fatto un esame del cariotipo?
Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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