Anonimo

chiede:

Gentili dottori, vi scrivo perché ho bisogno del vostro aiuto, vivo
in
Tunisia con mio marito per motivi di lavoro (lui é tunisino) la mia prima
gravidanza si é dovuta interromprere in quanto nel sacco amniotico alla 11
sett non c’era proprio niente vuoto! Poi dal raschiamento si é fatto
analizzare e si é scoperto che c’era una aberrazione cromosomica nelle
cellule prelevate dal raschiamento, ora mi chiedo io essendo udente da
genitori sordomuti corro il rischio che mio figlio possa nascere sordo? Premetto che nella famiglia di mio marito non ci sono anomalie, mio padre
é
l’unico i tutta la sua famiglia sordo dalla nascita ma senza ereditarietà
senza precedenti, da mia madre invece lei aveva una zia sorda poi nessuno
altro in famiglia, ora vi chiedo in che percentuale si corrono dei rischi?
Qui in Tunisia mi hanno detto che sono i miei genitori che devono farsi
dei
test genetici affinché io possa sapere se mio figlio nascerà sordo o meno,
sarà vero? Datemi delle delucidazioni, vi prego? E poi, se dovessi io a fare
dei test, vi prego, siate precisi, non so qui come posso muovermi nella
sanità
tunisina. Grazie per la risposta

Egregia signora,
la sordità può essere determinata sia da fattori genetici sia da fattori
ambientali. Può infatti essere conseguenza di infezioni perinatali
(contratte durante la gravidanza o nel periodo immediatamente successivo la
nascita), di traumi acustici o cerebrali ed all’uso di farmaci tossici per
l’orecchio (ototossici). La sordità può essere l’unico sintomo presente
(forme non sindromiche) o può accompagnarsi ad altri segni e sintomi (forme
sindromiche). Nella sordità sindromica sono presenti altri segni e/o sintomi
che definiscono alcuni quadri abbastanza comuni quali la sindrome di Alport,
la sindrome di Waardenburg, la sindrome di Usher e la sindrome di Pendred,
oltre ad altre meno frequenti. La tabella che segue riporta un elenco dei
geni finora identificati.
GENE CROMOSOMA
DFNA1 diaphanous 5
DFNA2 connessina 31 1
DFNA3 connessina 26 13
DFNA5 ICERE-1 7
DFNA3 alfa-tectorina 11
DFNA9 COCH 14
DFNA11 miosina7A 11
DFNA12 alfa-tectorina 11
DFNA15 POU4F3 5
DFNB1 connessina 26 13
DFNB2 miosina7A 11
DFNB3 miosina 15 17
DFNB4 pendrina 7
DFNB9 otoferlina 2
DFNB21 alfa-tectorina 11
DFN1 DDP X
DFN3 POU3F4 X
12S rRNA mitocondriale
tRNA mitocondriale
I geni più frequentemente alterati sono:
– Il gene connessina 26 (Cx26, indicato anche con la sigla GJB2,
gap-junction protein beta 2), identificato nel 1997 grazie anche al
contributo di una ricerca finanziata da Telethon, è il responsabile della
maggior parte dei casi di sordità autosomica recessiva (in Italia e Spagna
addirittura dell’80% dei casi). Le connessine sono una famiglia di proteine
presenti sulla membrana cellulare, dove formano dei canali necessari per gli
scambi e la comunicazione tra cellule. Questo gene è coinvolto in due
diverse forme di sordità non sindromica: DFNB1 e DFNA3. Mentre la forma
DFNA3 è molto rara, la DFNB1 è la più frequente forma ad eredità autosomica
recessiva. Si tratta di una forma congenita (presente già alla nascita) di
sordità moderata o profonda, generalmente non progressiva. Per questo
l’analisi molecolare del gene connessina 26 può essere molto utile per
diagnosticare una sordità congenita ereditaria.
– Il gene COCH è probabilmente il gene più frequentemente coinvolto in casi
di sordità non sindromica ad eredità autosomica dominante (DFNA9). Si tratta
di una forma progressiva che inizialmente interessa soprattutto le alte
frequenze e che comporta anche disturbi dell’equilibrio (vertigini) a causa
del coinvolgimento di strutture dell’orecchio interno. La funzione del gene
COCH non è ancora del tutto nota, ma nell’orecchio interno delle persone
affette sono stati evidenziati depositi di lunghe molecole zuccherine
(mucopolisaccaridi), probabile causa della degenerazione delle fibre
nervose.
– Il gene POU3F4 è il maggior responsabile delle forme legate al cromosoma
X. Le informazioni contenute in questo gene servono probabilmente per la
produzione di un fattore importante per lo sviluppo del sistema nervoso.
– Il gene 12S rRNA non si trova sui cromosomi ma è contenuto nel DNA dei
mitocondri. E’ responsabile della forma più frequente di sordità ad eredità
mitocondriale.
Esistono molte forme di sordità genetica con diverse modalità di
trasmissione:
autosomica recessiva in circa il 75% dei casi,
autosomica dominante in circa il 20%,
legata al cromosoma X in circa il 5%,
mitocondriale in meno dell’1%.
I geni o le regioni cromosomiche (loci) associate alle varie forme di
sordità genetica non sindromica sono indicati con la sigla DFN, dall’inglese
DeaFNess:
DFNA per le forme ad eredità autosomica dominante
DFNB per le forme ad eredità autosomica recessiva
DFN per le forme ad eredità recessiva legata al cromosoma X.
La sigla è seguita da un numero che indica l’ordine cronologico con cui i
geni o le regioni cromosomiche sono stati identificati. Non è ancora
possibile definire in modo preciso quanto sono i geni della sordità, perché
le conoscenze sulla genetica della sordità sono molto recenti. Sono stati
finora identificati 19 geni responsabili di diverse forme di sordità
ereditaria. Molti altri non sono ancora stati identificati e per questo
motivo al momento non sempre è possibile nei soggetti affetti definire la
forma specifica di sordità ed identificare l’alterazione del DNA (mutazione)
responsabile della patologia. Inoltre, alcune forme sono particolarmente
rare tanto da essere descritte solo in singole famiglie.
Oltre alla valutazione clinica e strumentale, il medico può utilizzare
l’analisi molecolare come conferma diagnostica nei casi in cui il gene
responsabile della forma di sordità in questione sia noto. L’analisi
molecolare si esegue in genere a partire da un piccolo campione di sangue o
di cellule raschiate dall’interno della bocca, e permette di analizzare il
DNA alla ricerca di mutazioni nei geni noti. L’analisi molecolare si può
inoltre eseguire nei familiari delle persone affette, al fine di
identificare i portatori sani della mutazione. Dato che non tutti i geni
responsabili delle numerose forme di sordità ereditaria sono stati
identificati, non sempre l’analisi molecolare permette di identificare
l’alterazione che causa la malattia. La diagnosi precoce e quella prenatale
possono essere eseguite solo se la mutazione responsabile della patologia è
già stata identificata nelle persone affette presenti in famiglia.
Come vede la patogenesi di questa malattia è complessa, pertanto necessita
di una consulenza genetica.
Non mi ha fatto sapere che tipo di anomalia cromosomica le hanno trovato
sul materiale abortivo, è un dato importante.
Cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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