Alessandra

chiede:

Gentile Dottore,
sono Alessandra, ho 36 anni ed ho dovuto interrompere la mia prima dolcissima gravidanza. Aborto terapeutico! E’ stato un fulmine a ciel sereno!
Il 10 dicembre 2007 (inizio 17^ settimana) mi sottopongo all’amniocentesi ed il mio ginecologo vede qualcosa che non lo convince, purtroppo l’ecografista conferma i suoi sospetti. Diagnosi: idrope fetale su tutta la superficie del corpo con uno spessore di 6 mm, ascite e versamento pleurico con uno spessore di 7 mm, golf ball nel ventricolo sinistro cardiaco.
Il mio ginecologo mi ha “consigliato” di interrompere la gravidanza, perché purtroppo ineluttabilmente il feto sarebbe morto in utero. In ospedale tutti i medici hanno confermato ed il genetista, in particolare, non avendo ancora alcun risultato al momento della diagnosi parlava, data la precocità dell’idrope ed il sospetto di cardiopatia congenita, di idrope malformativa associata a cromosomopatia o sindrome mendeliana. In effetti ho saputo che è stata riscontrata dall’amniocentesi, la trisomia 21!!!
Oggi mi chiedo (aldilà delle tante domande che non troveranno mai una risposta ed il mio incolmabile ed immenso dolore) gentilmente cosa ne pensa, mi può ricapitare?
Che analisi devo fare per sapere se sono portatrice sana della sindrome e quindi è meglio che la finisco qui, oppure poter continuare a sperare di diventare mamma?
Spero mi risponderà, ho davvero bisogno di una luce che mi guidi!
Grazie mille per la Sua attenzione, La ringrazio, comunque, anticipatamente.

Cara signora,
l’idrope fetale riconosce diverse cause, tra le quali anche alcune anomalie cromosomiche.
Se la diagnosi esatta è quella di trisomia 21 e se per rischio di ricorrenza lei si riferisce appunto alla trisomia di questo cromosoma, posso rassicurarla circa il fatto che tale anomalia cromosomica non è ereditaria, quindi non è frutto di un “errore” congenito e di conseguenza non vi sono rischi di ricorrenza più elevati di quelli che si osservano nella popolazione generale, in considerazione dell’età materna.
Le auguriamo quindi una nuova e più serena gravidanza confidando nel fatto che l’evento sfavorevole, per quanto doloroso, resterà, appunto, un episodio isolato nella sua storia riproduttiva.
Cordialmente,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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