Anonimo

chiede:

Buongiorno, il mio bimbo di 2 anni ha una tosse con catarro che proprio non se ne vuole andare: saranno quasi 10 giorni che ce l’ha! Mi è venuto il dubbio che possa essere pertosse: come riconosco questa malattia infettiva? Grazie mille per il consulto.

La pertosse è caratterizata da una tosse persistente, per più di tre settimane, con accessi di tosse continui, scatenati anche da stimoli lievi e talvolta accompagnanti da urlo inspiratorio al termine del parossismo di tosse. Talvolta, vista l’insistenza e intensità della tosse, si può associare apnea, cianosi e vomito.

Con la vaccinazione viene conferita protezione a lungo termine contro questo batterio. Poiché la prima dose di vaccino antipertosse è somministrata all’età di 3 mesi, i neonati sono privi di protezione almeno fino a quel momento. Gran parte dei casi registrati interessano proprio le fasce d’età più piccole. In Italia con l’introduzione del vaccino contro la pertosse i casi di malattia si sono notevolmente ridotti: i dati 2010-2013 indicano un calo del carico di malattia del 97,6%.

Tuttavia, parallelamente al calo delle coperture vaccinali registrato negli ultimi anni a causa delle correnti antivacciniste, il numero di bambini al di sotto di un anno di età ricoverati per pertosse è in aumento. Per questo motivo è importante la vaccinazione estensiva di tutta la popolazione, per proteggere, attraverso l’immunità di gregge, i bambini delle fasce di età più piccole che ancora non hanno terminato il ciclo completo della vaccinazione.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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