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La cervice uterina si allarga e si assottiglia per permettere al bambino di passare nel canale del parto. Ecco le varie fasi della dilatazione e qualche consiglio su come ridurre i tempi del travaglio.
Per accelerare i tempi, nella prima fase del travaglio, è possibile mettere in pratica alcuni esercizi di rilassamento. Misurare la dilatazione della cervice uterina permette di capire quando è arrivato il momento di spingere.
La dilatazione è un processo di apertura della cervice, ovvero la parte inferiore dell’utero, utilizzato dai medici come parametro per misurare l’andamento del travaglio e valutare quando arriverà il momento del parto vero e proprio. La dilatazione inizia nelle prima delle tre fasi del travaglio, quando la cervice si dilata e si assottiglia per consentire al bambino di muoversi nel canale del parto.
In questo primo stadio del travaglio possiamo ulteriormente distinguere due fasi:
La fase latente, come detto, precede la dilatazione completa che si raggiunge nella fase attiva del travaglio. Anche la fase latente ha una durata variabile: può andare da diverse ore, ad alcuni giorni, soprattutto se si tratta del primo figlio.
Niente paura però, esistono alcune pratiche utili per accorciare i tempi. Ecco allora alcuni consigli per accelerare la dilatazione della cervice:
La dilatazione vera e propria che porterà al parto comincia nella fase finale del primo stadio del travaglio, ovvero durante la fase attiva. Si considera iniziata quando la dilatazione della cervice supera i 3 centimetri. Il passaggio dalla fase latente a quella attiva è accompagnato da:
Non esiste una regola per stabilire quanto tempo occorrerà per arrivare alla dilatazione necessaria per il parto: la durata della fase attiva del travaglio può variare da donna a donna. In generale, possiamo dire che la velocità di dilatazione è inferiore a un centimetro all’ora. Nelle donne che stanno per partorire il primo figlio questa velocità è più bassa, in media è di 0,6 centimetri all’ora, con una durata della fase attiva del travaglio che può arrivare anche a 13 ore.
L’ultima parte della fase attiva è detta fase di transizione, ed è quella più dolorosa e intensa per la futura mamma. La dilatazione della cervice ha ormai quasi raggiunto i 10 centimetri e le contrazioni sono ancora più frequenti e dolorose (possono durare dai 60 ai 90 secondi). La transizione di solito dura dai 15 ai 60 minuti. In questa fase viene spontaneo spingere, ma è importante farlo solo quando la dilatazione è completa, per evitare di affaticarsi troppo.
A dilatazione completa, con la cervice completamente aperta, il bambino può attraversare il canale del parto. A questo punto resta una sola cosa da fare: spingere!
Articolo originale pubblicato il 11 maggio 2020
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