Come funzionano i kit per l'inseminazione artificiale da fare a casa

È in crescita il numero di persone che ricorrono a questo sistema per avere una gravidanza, che consiste in una sorta di auto-inseminazione: la donna si inietta lo sperma in vagina, come accade durante la penetrazione in un rapporto sessuale.

Il numero di persone che decidono di ricorrere ai kit per l’inseminazione artificiale da fare a casa per avere una gravidanza è in costante crescita, nonostante alcuni non siano a conoscenza di come questo sistema funzioni nei dettagli. Tra le persone che hanno deciso di sfruttarlo ci sono, ad esempio, l’attrice Molly Bernard e la moglie Hannah Liberman, come ha raccontato l’attrice, ma sono diverse anche le coppie eterosessuali che lo stanno sperimentando con successo.

È bene però precisare che le possibilità di restare incinta attraverso questo metodo sono praticamente le stesse di quello “tradizionale“, ovvero attraverso un rapporto sessuale, in cui il liquido seminale viene depositato nella vagina della donna e gli spermatozoi devono iniziale un percorso per arrivare al punto di fecondazione, le tube di Falloppio, e fecondare l’ovulo.

In Italia, almeno per ora, non ci sono banche del seme autorizzate a spedire a domicilio sperma di donatori a privati. La legge parla chiaro: “Le tecniche di riproduzione assistita possono essere effettuate solo in centri medici autorizzati”. 

Ci sono comunque banche del seme internazionali che effettuano questo servizio e permettono alle donne anche di scegliere il donatore che ritengono più adatto. Anche su questo aspetto la nostra legislazione spiega chiaramente la procedura: “La scelta del donatore di sperma dovrà essere effettuata dai medici che applicano la tecnica e mantenere nell’anonimato i dati della donazione”.

Anonimo

chiede:

Ma quali sono a livello statistico le possibilità di avere una gravidanza tramite i kit per l’inseminazione artificiale da fare a casa? Le probabilità di successo in entrambe le tecniche (compresa quindi quella effettuata in un centro medico specializzato) possono dipendere dalla quantità di spermatozoi mobili che vengono inseminati. Ed è da questa quantità che dipende anche il costo da sostenere. In genere, si può andare da un minimo di 700 fino a un massimo di 1.700 euro.

Il materiale necessario per la procedura può essere acquistato in farmacia o su internet (tra i più apprezzati c’è Mosie Baby, scelto anche dalla star di Younger). Sono richiesti siringa sterile da 2 a 5 ml senza ago, guanti in vinile, contenitore sterile per campioni di sperma e siero fisiologico che facilita l’aspirazione del seme. Il campione di sperma ottenuto tramite eiaculazione (o del donatore) viene poi depositato nel ricevente, avendo cura che non ci siano oscillazioni nella temperatura, se si dovesse verificare un calo, infatti, gli spermatozoi diventano meno mobili.

Se invece il campione proviene da una banca del seme, questo deve essere congelato in azoto liquido. La siringa andrà poi inserita in vagina avendo cura di indossare i guanti cercando di andare più in fondo possibile, in modo tale che lo sperma arrivi fino all’utero. Una volta terminato il processo, la donna dovrebbe riposare per mezz’ora in quella posizione.

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  • Gravidanza