Anonimo

chiede:

Gentile dottore,
secondo lei è corretto che ogni volta che una donna fa eseguire l’emocromo se risultano alterazioni minime dei globuli rossi venga sistematicamente proposto un ulteriore esame per accertare la presenza di talassemia minor?
Se una donna resta incinta è obbligatorio eseguire quest’accertamento?
Perché ogni laboratorio di analisi usa suoi parametri per misurare i valori ma il medico di qualsiasi specialità che osserva i risultati non ha dei parametri univoci?
La talassemia è una malattia autosomica recessiva, nei vari geni in cui esprime le sue varietà?

Gentile lettore, la risposta è no, non è corretto fare il test della microcitemia dopo ogni emocromo! Se si è portatori lo si è e lo si sarà sempre, su questo non vi sono dubbi. Il fatto che vengano prescritti esami a catena è una buona prassi (nel senso che è inutile prescrivere un esame di secondo livello se non si è fatto quello di primo livello), ma il fatto di prescrivere a catena esami che hanno a che fare con il genotipo costitutivo di un individuo (senza prendere per buono lo stesso esame fatto in precedenza sullo stesso soggetto) è una distorsione tutta nostra di quella che in origine è una buona prassi. Spesso succede perché nessuno vuole prendersi la responsabilità di dire, di fronte ad un emocromo che evoca la possibilità che un soggetto sia portatore del tratto talassemico, il test della talassemia l’ho già fatto due anni fa e teniamo per buono quello. Non ha notato che se una donna fa la seconda gravidanza le viene richiesto, eseguito (e pagato dalla collettività) il gruppo sanguigno? Ovviamente il gruppo sanguigno è sempre lo stesso della prima gravidanza! Per quanto riguarda l’obbligatorietà, ovviamente non esiste alcuna pratica medica, tranne le vaccinazioni, che sia obbligatoria in Italia: nessuno può costringere una donna gravida a fare il test della talassemia. Per quanto riguarda la standardizzazione, ha ragione, non esiste una legge che obbliga i laboratori ad usare sempre lo stesso sistema. La percentuale di emoglobina A2 che si riscontra nei portatori sani è tuttavia sempre superiore al 3,2%.
Cordialmente,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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