Anonimo

chiede:

Gentile dottore,
ho una bimba di 10 mesi, il mio dentista di fiducia mi sollecita la
somministrazione del fluoro mentre il pediatra non ritiene opportuna
questa
terapia. Per il dentista siamo già in ritardo.
Potrei sapere la sua opinione?
Grazie

Cara mamma, le racconto un storia vera che sembra una barzelletta. Sono in studio e
sto visitando un bambino di circa 6 mesi, figlio di un odontoiatra.
Squilla il telefono ed è un collega, odontoiatra, che mi chiede, in tono
anche molto innervosito di intervenire sui colleghi pediatri per
convincerli a consigliare il fluoro per la profilassi della carie. Metto
giù il telefono e inizio giusto a dire al papà del bambino, odontoiatra,
(figlio di odontoiatra cattedratico universitario), che consigliavo la
somministrazione di gocce di fluoro a suo figlio. Gli avessi dato un
pugno avrebbe reagito meno violentemente. Ho subito una filippica sui
danni da fluoro. Ora però, superate le opinioni personali (anche su
questo sito un collega ha attaccato il fluoro ritenendolo responsabile
di chissà quali danni) e ragionando in termini di studi veri, effettuati
bene su migliaia di soggetti non posso che dirle quanto segue:
innanzitutto la pulizia dei denti (ma anche delle gengive ancora prive)
dovrebbe essere effettuata almeno due volta al giorno o meglio ancora
dopo l’assunzione di ogni pasto. In modo schematico possiamo suggerire:
dalla nascita fino all’anno di vita di pulire le gengive ed i dentini
delicatamente con una garza umida; da 1 a 4 anni è meglio iniziare, e
poi incoraggiare, l’uso dello spazzolino aggiungendo un dentifricio
fluorato quando il bambino sarà in grado di sciacquare la bocca; dopo i
4 anni favorire la pulizia autonoma prima sotto la guida di un genitore
e poi con la responsabilizzazione in prima persona del bambino. È meglio cominciare, come sempre, facendo capire al bambino che si tratta
di un gioco (e certamente NON pretenderemmo un adeguato “spazzolamento”
dei denti da un bambino piccolo), ma un gioco utile in quanto almeno
determina un contatto fra un dentifricio al fluoro ed i denti (gengiva)
e quindi una azione locale di questo elemento. Ma attenzione, non usare
un dentifricio fluorato prima che il bambino abbia imparato a “sputare”,
per i problemi che vedremo tra poco.
La somministrazione per via orale di fluoro risulta molto
importante per una protezione-prevenzione dei denti in formazione. Ci
sono studi, nazionali ed internazionali, che indicano come la profilassi
con fluoro per via orale vada iniziata già in gravidanza, a partire dal
IV mese. Inoltre ci sono studi che indicano anche l’azione preventiva
del fluoro per via orale durante l’allattamento esclusivo al seno.
Prima di ogni prescrizione e somministrazione (o addirittura di
autoprescrizione ed autosomministrazione) è necessario conoscere il
contenuto di fluoro nell’acqua che abitualmente si beve (rubinetto o
bottiglia). Bisogna tenere sempre presente, quando si parla di fluoro,
anche delle abitudini alimentari che si hanno. Infatti, alimenti quali il
pesce azzurro o bevande quali il the sono ricchi in fluoro. Tutte queste
precauzioni sono dovute, al solo scopo di evitare il rischio di fluorosi
dentale (una alterazione del colore dello smalto che può variare dal
marrone al bianco), anche se bisogna dire che il rischio maggiore di
tale patologia deriva principalmente dall’ingestione di dentifrici
fluorati. Quindi massima attenzione da parte dei genitori ad utilizzare
questi prodotti prima che il bambino sia in grado di “sputare” dopo aver
sciacquato la bocca. Dicevamo che bisogna tener presente il contenuto
di fluoro dell’acqua che usiamo per bere. Un contenuto superiore a 0,7
ppm (parti x milione) identifica un’acqua come “fluorata” e se si usa
un’acqua con questo contenuto di fluoro, non c’è bisogno di integrare
con fluoro per via orale. Se l’acqua che usiamo abitualmente ha un
contenuto in fluoro inferiore a 3 ppm allora bisogna integrare il fluoro
secondo lo schema seguente: 0,25 mg. fino a 3 anni, 0,50 mg. da 3 a 8
anni, 1 mg. da 8 a 12 anni, 1 mg. durante la gravidanza e
l’allattamento. La formazione dei denti inizia a livello embrionale.
Per avere effetto le pastiglie devono essere prese almeno 250 giorni
l’anno.
Scusi la lunghezza della risposta. Un Cordiale Saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Pediatra