Anonimo

chiede:

Gentile dottore, la mia bambina di 10 mesi presenta fenomeni
ricorrenti di congiuntivite catarrale. Sin dalla nascita le fu
diagnosticata dal
pediatra
un’occlusione del dotto naso-lacrimale, che in effetti comportava
epifora associata talvolta a produzione di secrezione giallastra ma
nulla di più.
Io
ho sempre eseguito il massaggio del dotto lacrimale e sembrava che la
lacrimazione fosse quasi sparita intorno agli otto mesi. Siamo andati
a villeggiare al mare e lì ha avuto un primo episodio serio di
congiuntivite catarrale con infiammazione della palpebra inferiore. Da
allora tali
episodi
si sono ripresentati (una volta si è strofinata gli occhi con le mani
sporche di sabbia, un’altra volta con le mani sporche di formaggino,
ora
va
anche all’asilo nido) e trattati con il TOBRAL per 10 giorni (1 goccia
* 3 volte al giorno) sono sempre rientrati in 5 o 6 giorni. Ma
continua ad
avere
solo qualche fenomeno di lacrimazione. Da un amico chirurgo oculista
ci è stato consigliato il sondaggio del dotto nasolacrimale, entro
l’anno di
età.
Ritiene che sia necessario? È possibile che l’infezione si sia
cronicizzata
perché non trattata correttamente (ad esempio non ho mai fatto lavaggi
all’occhio con camomilla o posto particolare attenzione al drenaggio
delle vie nasali quando è raffreddata)? Conviene aspettare ancora
qualche mese
per
vedere se la situazione si risolve?
La ringrazio anticipatamente,

I Colleghi oculisti consigliano il sondaggio del dotto naso lacrimale
entro l’anno di vita (dopo tale età la manovra diventa più complessa).
Spesso prima di questa attività il problema si risolve, se però continua,
forse è necessario rifar valutare il bambino da un oculista con buona
esperienza per i bambini.
Un caro Saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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