Anonimo

chiede:

Salve dottore, il mio bimbo di 3 mesi soffre moltissimo di reflusso e, oltre ai pianti frequenti, anche i rigurgiti sono frequenti. Poiché purtroppo non ho latte, lo alimento con quello formulato in polvere. Le ho provate tutte: tenerlo più a lungo in posizione eretta, fargli fare qualche pausa durante la popppata ecc, ma niente da fare. Mi chiedevo, quindi, se fosse possibile che sia intollerante al latte o al lattosio. Qual è la sintomatologia nei bambini così piccoli? Cosa dovrei fare nel caso? La ringrazio e le auguro un buon lavoro.

Dott. Ciro Dolci

risponde:

Il rigurgito (la presenza di materiale gastrico in esofago) è una condizione assolutamente fisiologica nel neonato e nel lattante. Questo “reflusso gastroesofageo” tende a scomparire spontaneamente nel tempo e rappresenta, per tutti i cuccioli di mammifero, un sistema di difesa dall’eccessiva distensione gastrica strettamente legata alla suzione del capezzolo. Disturba il bambino? Non lo sappiamo, ma non è ragionevole crederlo nemmeno se pensiamo che nel materiale rigurgitato ci sia anche un po’ di acido; se fosse così, e cioè se il rigurgito di materiale acido facesse male, dovremmo pensare che si sia verificato qualche “errore” nei meccanismi dell’evoluzione, ma ciò è impossibile.

Quello che è invece assolutamente certo e dimostrato è che tutti i sintomi per cui ancora oggi vengono prescritti farmaci antiacidi (non privi di gravi effetti collaterali) a neonati e lattanti (pianto prolungato, coliche, rifiuto del seno o biberon con o senza inarcamento per allontanarsi dalla tetta/cibo, irritabilità, disturbi del sonno, tosse) rappresentano un fenomeno fisiologico, evolutivo del processo di adattamento del lattante. Questi sintomi non hanno nulla a che fare con il rigurgito acido e non sono influenzati da un trattamento con farmaci antiacidi; non dovrebbero quindi mai essere considerati sintomi del Reflusso Gastro Esofageo (RGE), né tantomeno di sue conseguenze (Malattia da RGE).

Ma allora, quando dobbiamo pensare che ci sia una vera e propria malattia da reflusso gastroesofageo meritevole di indagini diagnostiche e trattamento in un lattante? La risposta deve essere chiara: sostanzialmente solo in presenza di situazioni predisponenti molto specifiche, come il danno neurologico e neuromuscolare o un pregresso intervento per atresia esofagea. Nel caso di suo figlio proverei un latte anti reflusso , ma sempre dopo aver sentito il parere del suo pediatra di fiducia.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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