Anonimo

chiede:

Mio figlio di 4 anni ed un mese ha appena subito il secondo attacco grave di laringite ipoglottica. Grazie al pronto intervento del 118, 4 fiale di adrenalina e del cortisone endovena, tutto si è risolto come una brutta avventura da dimenticare. Il primo attacco importante era avvenuto a 1 anno in forma leggermente meno grave – risolto sempre con adrenalina. Da 1 a 4 anni ha avuto altri episodi leggeri risolti a casa con aerosol. A 3 anni e 3 mesi è stato operato di adenoidi e riduzione delle tonsille. Ora è un bambino robusto di 22 Kg, alto 112 cm. Le mie domande sono le seguenti:
1- Posso fare qualcosa per prevenire i prossimi attacchi? Ho già rinunciato a lasciare il bambino alla scuola materna al pomeriggio, ma non vorrei rinunciare alla mattina. È figlio unico e vorrei lasciarlo con altri bambini.
2 – Abito a Reggio Emilia, nel bel mezzo della nebbia ed in una zona con una buona percentuale di inquinamento. Trasferirmi in un’altra città vicino al mare può concretamente aiutare mio figlio?
3 – è consigliabile eseguire radiografie per verificare eventuali malformazioni?
4 – è consigliabile effettuare eventuali controlli allergici?
5 – Mio figlio ha probabilità di diventare asmatico?
6 – è vero che questi attacchi generalmente si risolvono dopo i 6 anni? Lasciano conseguenze?
7 – La notte in inverno è meglio lasciare il termosifone acceso per evitare sbalzi di temperatura o è consigliabile abbassare la temperatura per evitare che si secchi la bocca?
8 – è consigliato l’umidificatore di notte?
Grazie di cuore in anticipo per le Vostre gentili risposte,
Cordiali Saluti

Cara mamma,
cerco di rispondere ai suoi quesiti che potranno avere risposte più adeguate
da parte del suo pediatra curante. 1- Tenga a disposizione aerosol con adrenalina. La laringite ipoglottica può
comparire improvvisamente in un bambino che non presenta alcun disturbo
ma, in genere, è preceduta da segni di infezione delle vie respiratorie.
2 – Sicuramente l’inquinamento può essere un fattore favorente anche se non
penso che nessuno Le possa garantire che cambiando zona suo figlio non avrebbe
più episodi.
3 – Le consiglierei una visita otorino e una visita allergologica.
4 – È descritta una percentuale più alta di sensibilizzazione allergica nei
bambini affetti da laringite anche se questo non vuol dire che la causa
sia allergica.
5 – È una probabilità che ogni bambino ha. In situazioni come quella di suo
figlio la probabilità è solo un poco più alta.
6 – In genere si risolvono con la crescita e non lasciano conseguenze.
7 – Lascerei una temperatura notturna tra i 18 e i 20 gradi.
8 – Solo se avete i termosifoni accesi e il clima in casa è caldo o se il bimbo inizia ad avere raffreddore e tosse.
Grazie di cuore in anticipo per le Vostre gentili risposte,
Cordiali Saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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