
Tutte le cose che forse non sai dell'apparato riproduttore femminile
Organi esterni (vulva, grandi e piccole labbra, clitoride) e organi interni (ovaie, tube di Falloppio, ...
l sintomi di cistite nei bambini sono bruciore nel fare la pipì, dolore pelvico, pianto apparentemente immotivato, minzione più frequente e dolorosa: quali sono i rimedi antibiotici e i rimedi naturali?
Bruciore durante la pipì, minzione frequente, un fastidioso prurito nelle parti intime, debolezza e inappetenza: la cistite nei bambini si manifesta proprio con questi sintomi. Che possono infastidire il bambino rendendolo insofferente, mettendolo a disagio con un pianto apparentemente immotivato. Tutti comportamenti che spesso impensieriscono i genitori, che non sanno come interpretare i segnali di un bambino ancora troppo piccolo per esprimersi a parole.
In realtà, il rischio di un’infezione delle vie urinarie (UTI, in gergo medico) nei bambini piccoli è relativamente alta. La maggior parte delle volte, inoltre, è di natura batterica. Si parla di cistite, quindi, quando i batteri si “fermano” alla vescica. Quando, invece, i batteri riescono a superare questa barriera fisiologica e raggiungere i reni, si parla di pielofrenite, condizione decisamente più grave.
La cistite è un disturbo infiammatorio della basse vie urinarie (uretra e vescica) provocato nella maggior parte dei casi da batteri. Solitamente sono batteri Gram negativi (E. coli) ma, in alcuni casi, possono anche essere Gram positivi come, per esempio, gli stafilococchi e streptococchi.
Cause di diversa natura e di diversa origine possono concorrere a scatenare la cistite nei bambini. Una scarsa igiene intima rende sicuramente il terreno fertile per i batteri, così come un abbassamento delle difese immunitarie può favorire l’infezione batterica.
Inoltre, l’uso di tessuti sintetici non è certo l’ideale per il benessere delle parti intime di un bambino piccolo. Anche ritardare per ore il cambio del pannolino e utilizzare detergenti troppo aggressivi per le delicate mucose infantili è sicuramente sbagliato. L’ingresso in comunità, infine, può esporre il bambino piccolo ad un maggiore rischio di infezioni alle vie urinarie.
Secondo quanto riportato nel Consensus dell’Associazione Italiana di Medici Pediatri sulle malattie delle vie urinarie, questo tipo di infezioni sono più frequenti nel primo anno di vita del neonato. E colpiscono molto più frequentemente le bambine rispetto ai bambini, con un rapporto di 3 a 1.
Questo perché nelle femmine l’uretra è più corta, quindi è più facile per i batteri raggiungere e colonizzare la vescica. Inoltre, il cosiddetto “meato uretrale” femminile, ossia il foro da cui esce la pipì, si colloca in prossimità di parti anatomiche ricche di flora batterica.
Organi esterni (vulva, grandi e piccole labbra, clitoride) e organi interni (ovaie, tube di Falloppio, ...
Le IVU (infezioni delle vie urinarie) risultano essere la seconda causa di infezione in età pediatrica con una prevalenza del 5% in bambini di età compresa tra i 2 e i 24 mesi.
Le cistiti sono un fenomeno abbastanza comune in età pediatrica. Nei lattanti e nei bambini piccoli, può manifestarsi con specifici sintomi oppure, talvolta, presentarsi in maniera asintomatica.
Di solito, però, la difficoltà nell’individuare la cistite è dovuta soprattutto all’inesperienza dei genitori nell’interpretazione dei sintomi, piuttosto che nell’assenza di questi ultimi. Questo perché il bambino piccolo ancora non parla e i suoi genitori stanno imparando, insieme a lui, a comunicare nel modo più comprensibile per tutti! In caso di dubbi, la cosa migliore è rivolgersi al pediatra che, se necessario, prescriverà un esame delle urine.
I sintomi della cistite nei bambini sono, comunque, abbastanza chiari. Bruciore o dolore mentre si fa la pipì, minzione più frequente e difficoltà nello svuotare completamente la vescica sono chiari sintomi di cistite infantile. Un colore scuro dell’urina, che può apparire torbida o dal forte odore, può essere un sintomo, così come dolore pelvico e sensazione di malessere generalizzato.
Ulteriori sintomi possono essere, inoltre, la cosiddetta “pipì urgente” (quando non si riesce a trattenerla) e più frequente, irritabilità e debolezza, pianto immotivato. Il bambino, infatti, piange perché sente bruciore nel fare la pipì. In alcuni casi, si può avere anche inappetenza (il bambino non vuole mangiare), nausea, mal di pancia e vomito.
La cistite è localizzata alle basse vie urinarie, sintomatica (pollachiuria, disuria, stranguria ecc.), per definizione non accompagnata da febbre. La sua eventuale ricorrenza è quasi sempre legata a un disturbo della dinamica vescico-uretrale.
In alcuni casi, però, può comparire febbre dovuta al’infezione che si manifesta per più giorni di fila e che non supera i 38°C.
Di solito, la cistite nei bambini si risolve in breve tempo e senza necessità di cure prolungate. Dal momento che si tratta di infezione batterica, la cistite viene curata con farmaci antibiotici.
La somministrazione di antibiotici deve essere fatta sotto stretta indicazione medica e varia a seconda del peso del bambino e della sua storia clinica. I principi attivi più comunemente utilizzati per la cistite in età pediatrica sono le penicilline, l’amoxicillina, le cefalospirine e l’ampicillina. In caso di febbre alta, il pediatra può consigliare il paracetamolo.
Per i genitori che preferiscono la medicina naturale, i principi attivi consigliati sono quelli contenuti all’interno di mirtillo rosso, malva, uva ursina e calendula, oltre ai semi di pompelmo che dovrebbero possedere una naturale carica antibiotica.
In ogni caso, il fai-da-te è sempre sconsigliato, soprattutto quando si parla di infanzia. Meglio rivolgersi ad uno specialista che sappia indirizzare i genitori sulla migliore cura per il proprio bebè.
Uno dei migliori consigli da dare ai genitori è sicuramente quello di “prevenire” la cistite. Con piccoli accorgimenti e buone pratiche di igiene è possibile evitare tante infezioni. Nel caso di quelle alle vie urinarie, al primo posto c’è sicuramente la cura dell’igiene intima e generale, soprattutto della bambina.
L’igiene passa dall’uso di biancheria intima in puro cotone al cambio frequente del pannolino nei lattanti. Pulire bene le parti intime utilizzando sempre prodotti studiati appositamente per la prima infanzia e mai aggressivi per rispettare sempre il pH della pelle dei bambini, oltre che le loro esigenze.
Bene anche l’abitudine dei genitori di esortare il bambino a fare la pipì: talvolta, per pigrizia, i bambini si “dimenticano” di fare la pipì e la trattengono, pur di non staccarsi dal gioco preferito. In questo caso, prenderli amorevolmente per mano accompagnandoli “proprio solo un minuto” a urinare è una buona abitudine che dà sempre ottimi risultati, anche per il loro futuro.
Curare bene l’alimentazione, inoltre, prediligendo verdura e alimenti freschi e ricchi di vitamine e sali minerali, ed evitando un eccesso di zuccheri e alimenti che possono infiammare, come quelli contenuti in caramelle e cioccolatini.
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