
L'Italia offre alle neomamme 150 giorni di congedo di maternità, ma ci sono Paesi, in Italia e nel mondo, decisamente più virtuosi.
Congedo di paternità e congedo parentale facoltativo sono due misure garantite per concedere ai padri giorni da passare con il figlio e per aiutare la partner nella gestione del nuovo assetto familiare. Eppure, in Italia sono sempre meno i padri che ne usufruiscono.
Il congedo di paternità è una misura che ogni Paese mette a disposizione per la nascita di un figlio, e, in alcune circostanze, anche in caso di lutto perinatale.
È pensato, ovviamente, non solo per creare un rapporto tra il padre e il neonato, ma anche per ridurre il carico materno, altrimenti esclusivo, in un momento particolarmente delicato come il post-partum e i primi mesi di vita del bambino, ed è, sulla carta, l’affermazione da parte della società di voler trattare in maniera paritaria entrambi i genitori.
Eppure, nonostante tutti questi validi presupposti nel nostro Paese solo il 35% dei padri italiani sceglie di usufruire del congedo di paternità, per una serie di ragioni che hanno valenze culturali, ovvero partono dal concetto che la cura dei figli sia ancora vista come prerogativa esclusiva maschile, ma anche economiche, che hanno a che fare con la paura di avere ripercussioni su reddito o carriera.
Infine, molti padri non sono neppure sufficientemente informati sulle modalità attraverso cui richiedere e usufruire del congedo, o ritengono la misura inadeguata, vista l’esigua durata (in Italia parliamo di 10 giorni).
Le cose non sono migliorate neppure con l’allungamento, voluto dal governo Meloni, da due a tre mesi di congedo parentale (ovvero i congedi facoltativi) retribuiti all’80% dello stipendio, prima pagati al 30%.
L'Italia offre alle neomamme 150 giorni di congedo di maternità, ma ci sono Paesi, in Italia e nel mondo, decisamente più virtuosi.
Il congedo facoltativo, se possibile, viene usato ancor meno di quello parentale obbligatorio, e sono soprattutto le madri a chiederlo; il padre che si assenta dal lavoro per occuparsi dei figli è quindi ancora un’eccezione. Dopo l’approvazione della nuova legge la percentuale delle madri che lo ha chiesto nel primo anno di vita del figlio è passata dal 53,68 al 57,45%, mentre i padri sono saliti appena dal 3,29 al 4,11%. Una discrepanza evidente, confermata anche dai dati Istat del 2023, che hanno evidenziato come i congedi facoltativi siano stati chiesti da 262 mila donne, contro quasi 96 mila uomini, che peraltro chiedono anche un numero di giorni decisamente inferiore (23 gionri all’anno contro i circa 54 delle donne).
Non essendo retribuito al 100%, l’idea generale è che il congedo venga preso da chi guadagna meno in famiglia, che nella stragrande maggioranza dei casi corrisponde alle donne.
Forse anche per la scarsa propensione dei padri a prendere il congedo di paternità la proposta presentata dai deputati di centrosinistra Alessandro Fusacchia, Erasmo Palazzotto, Rossella Muroni e Lia Quartapelle, nel 2022, che intendeva prolungare il congedo da 10 giorni a 3 mesi, non è mai stata approvata.
Anche il think tank Tortuga ha trattato l’argomento, intervistando i papà assunti in 24 aziende che hanno introdotto volontariamente un allungamento del congedo di paternità, scoprendo che solo il 71% di loro ha goduto del congedo aggiuntivo, soprattutto nella fascia d’età tra i 30 e i 39 anni. C’è di più: molti padri non usufruiscono neppure di tutti i giorni loro spettanti secondo la legge attualmente in vigore.
Una situazione diametralmente opposta rispetto a quella che si verifica, ad esempio, in Svezia, dove solo un’esigua minoranza di padri non usufruisce di alcuna indennità di congedo parentale, pur prendendo solo il 30% dei giorni di congedo disponibili.
A pesare, come confermato anche da Joan C. Williams, direttrice del Center for Work-Life Law dell’Università della California in un articolo riportato da LInkiesta, è lo stigma sociale e culturale secondo cui ci si aspetta che la flessibilità sul lavoro venga usata in maniera quasi esclusiva dalle donne, mentre se a presentare una richiesta simile è un uomo i capi possono interpretarla come una mancanza di impegno nel lavoro.