
A pochi mesi dal parto, l'ex nuotatrice sta trascorrendo alcuni giorni in montagna in compagnia del marito Matteo Giunta. Ecco le foto.
Nell’intervista realizzata da Veronica Bianchini per Vanity Fair, la campionessa e il marito Matteo Giunta raccontano maternità, aspettative sociali, pressioni sulla fertilità e il carico mentale che ancora oggi pesa sulle madri.

Nell’intervista firmata da Veronica Bianchini per Vanity Fair, Federica Pellegrini ripercorre uno dei momenti più delicati della sua vita: il desiderio – e la difficoltà – di diventare madre mentre intorno tutto sembrava chiederle una cosa sola.
Pellegrini racconta che, mentre lei e Matteo cercavano un figlio, dall’esterno arrivava un’ossessione:
«Nessuno sapeva che noi stavamo provando e c’erano tutte queste incursioni: “Quando fate un figlio? Dai che devi diventare mamma”. L’ho percepita come una violenza non necessaria».

A pochi mesi dal parto, l'ex nuotatrice sta trascorrendo alcuni giorni in montagna in compagnia del marito Matteo Giunta. Ecco le foto.
Una pressione che la campionessa viveva come un giudizio costante:
«Sembrava veramente che la società mi stesse richiedendo per forza di diventare madre, altrimenti non avrei compiuto il mio destino. E adesso è uguale per un secondo figlio. Sono dei retaggi culturali».
Matteo Giunta aggiunge una riflessione lucida sulle asimmetrie di genere:
«Se sei donna ti chiedono ossessivamente quando fai un figlio, se sei uomo mai eppure per farlo bisogna essere in due».
Federica Pellegrini e Matteo Giunta ricordano il loro percorso insieme: dal rapporto atleta–allenatore nel 2018, al fidanzamento reso pubblico nel 2021, fino al matrimonio nel 2022 e alla nascita della figlia Matilde, il 3 gennaio 2024.
Il passaggio dalla carriera agonistica alla vita “fuori vasca” è stato un momento cruciale. Così come le scelte successive – dalle nozze al desiderio di un figlio – che arrivano da una consapevolezza comune.
Federica Pellegrini racconta anche cosa si sarebbero detti se la gravidanza non fosse arrivata:
«Se la natura vuole che a questo nostro amore si aggiunga un terzo cuore bene, altrimenti accettiamo il nostro destino… Non serviva un figlio per completarci».

L'ex campionessa di nuoto ha ricordato nel salotto di Caterina Balivo il parto difficile della figlia Matilde, avvenuto con cesareo dopo due giorni...
Invece Matilde arriva, sebbene dopo un travaglio lungo e complesso. E dopo il parto la campionessa non ha fatto mistero di aver vissuto il baby blues.