
Il contributo per l’asilo nido aumenta fino a 3.600 euro annui per i bambini nati dal 2024. INPS sta inoltre riesaminando le domande presentate n...
Dal 2026 l’assegno unico per i figli a carico sarà rivalutato in base all’inflazione. Previsti piccoli ma significativi aumenti per tutte le fasce di reddito.
A partire dal febbraio 2026, le famiglie italiane vedranno un leggero aumento dell’Assegno unico e universale per i figli a carico. Come accade ogni anno, gli importi saranno rivalutati in base al tasso d’inflazione: per il 2025, secondo le stime contenute nel Documento programmatico di finanza pubblica, la percentuale di adeguamento sarà dell’1,6%.
Si tratta di un ritocco moderato, dopo gli incrementi più consistenti degli anni passati legati all’impennata dei prezzi post-pandemia. Ma la rivalutazione garantirà comunque importi più alti per tutte le famiglie beneficiarie, oltre a nuove soglie ISEE.
Gli importi aggiornati cominceranno a essere applicati a partire da febbraio 2026. Gli arretrati relativi a gennaio verranno erogati, come di consueto, con la mensilità di marzo 2026.
L’aumento sarà proporzionale all’ISEE familiare.
Per i nuclei con ISEE più basso (fino a 17.520 euro), l’importo mensile salirà da 201 euro a circa 204,4 euro per figlio.
Nella fascia intermedia (tra 21.725 e 21.841 euro), l’assegno passerà da 179,7 a 182,8 euro.
Per ISEE più alti (fino a 26.280 euro), l’importo salirà da 157,9 a 160,6 euro.
La soglia massima di ISEE per ricevere l’importo minimo salirà oltre i 46.700 euro, con un assegno da 58,5 euro mensili, contro i 57,5 del 2025.
Restano invariate le maggiorazioni per figli con disabilità, con lievi adeguamenti:
+122,7 euro per i figli non autosufficienti (erano 120,6);
+111 euro per disabilità grave (erano 109,1);
+99,4 euro per disabilità media (erano 97,7).
Alle madri under 21 spetteranno 23,4 euro mensili (+0,4 rispetto al 2025), mentre per i figli successivi al secondo le integrazioni oscilleranno da 99,4 euro per gli ISEE più bassi a 17,5 euro per i più alti.
Rivalutato anche il bonus per il secondo percettore di reddito, che salirà a 35 euro.
Il contributo per l’asilo nido aumenta fino a 3.600 euro annui per i bambini nati dal 2024. INPS sta inoltre riesaminando le domande presentate n...
L’Assegno unico e universale è un contributo economico mensile riconosciuto alle famiglie con figli a carico:
fino ai 21 anni (se studiano, lavorano con reddito sotto 8.000 euro, o svolgono servizio civile);
senza limiti d’età in caso di disabilità.
È definito unico perché ha sostituito varie misure frammentate (come detrazioni e bonus precedenti), e universale perché spetta a tutte le famiglie, anche senza presentare l’ISEE, seppur in misura minima.
Per il 2026 non sarà necessario presentare una nuova domanda all’INPS, purché quella già attiva non sia decaduta o revocata. Tuttavia, per ottenere l’importo corretto è indispensabile aggiornare l’ISEE tramite nuova DSU entro il 30 giugno 2026.