Anonimo

chiede:

Buongiorno, ho una curiosità e spero possiate rispondermi. Sento parlare molto di cellule staminali, ma mi chiedo: c’è una differenza tra le cellule staminali che ci sono nel cordone ombelicale e le cellule del midollo osseo? Se sì quale? E a cosa servono? Grazie molte.

Le cellule staminali del sangue cordonale e quelle del midollo osseo sono entrambe definite ematopoietiche, perché entrambe detengono la capacità di fare ematopoiesi. Questo processo consiste nella formazione e maturazione di tutte le cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, a partire dalle cellule staminali che sono definite pluripotenti proprio perché possono dare origine a diversi tipi di cellule.

Le cellule staminali ematopoietiche del midollo osseo sono le responsabili dell’ematopoiesi nell’individuo adulto, sono infatti in grado di preservarsi indifferenziate e staminali in un ambiente protetto e all’evenienza di differenziarsi in cellule del sangue, in un normale processo di sostituzione delle cellule invecchiate. L’importanza delle cellule ematopoietiche contenute nel sangue cordonale sta invece nella loro grande somiglianza con quelle del midollo osseo. Grazie alla loro elevata capacità di differenziamento, vengono già oggi utilizzate a livello trapiantologico per ripopolare il midollo, in particolare nelle malattie del sangue come leucemie e linfomi. A differenza di quelle del midollo osseo, possono essere prelevate mediante una procedura sicura, per nulla invasiva e conservate per scopi terapeutici futuri, non solo in ambito ematologico ma anche per il trattamento di altre patologie. Un altro grande vantaggio è la loro giovinezza: sono le cellule staminali più giovani che si possano raccogliere e per questo sono le più veloci e attive nel differenziamento e nella riparazione.

Oltre alle cellule ematopoietiche, sia il cordone ombelicale che il midollo osseo contengono un’altra importante classe di cellule staminali, quelle mesenchimali. Rispetto al midollo osseo, dal tessuto cordonale è possibile estrarre un numero decisamente più elevato di cellule. Queste sono note per avere un grande potenziale rigenerativo ed immunomodulatorio che le rende in grado di rigenerare un cospicuo numero di tessuti danneggiati e di modulare l’attività del sistema immunitario. Grazie a queste caratteristiche le cellule mesenchimali sono già ora utilizzabili per diversi scopi terapeutici oggetto di numerosi studi clinici internazionali.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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