"Perché non devi mai mettere il nome di tuo figlio sullo zaino", spiegato dall'ex agente dell'FBI Tracy Walder

La TikToker ed ex membro delle forze dell’ordine rivela come mai non sia consigliato dare questa informazione agli estranei

Tracy Walder, ex agente dell’FBI, ha condiviso in un video TikTok i suoi consigli su come tenere al sicuro i propri figli al rientro a scuola.  Nel suo account The Unexpected Spy, la donna rivela spesso ai suoi follower piccoli trucchi di sicurezza che ha imparato nei suoi anni di servizio all’interno delle forze dell’ordine. Settembre si avvicina e dunque questa volta Walder si rivolge ai genitori, mettendoli in guardia su alcune abitudini che possono essere molto pericolose per la sicurezza dei propri figli.

Innanzitutto voglio dire che essere madri è già abbastanza difficile così, quindi non vi giudico se fate queste cose” inizia, riconoscendo le difficoltà del ruolo. Poi, procede ad elencare una serie di informazioni che spesso i genitori forniscono inconsapevolmente agli estranei mettendole sullo zainetto di scuola, pratica che lei consiglia di evitare.

@theunexpectedspy With the school year quickly approaching, i wanted to share some things i do to keep my kiddo safe! #fbiagent #specialagents #schoolsafety #schoolsafetymatters #schoolsafetyfirst #kidsafetytips #kidsafety ♬ original sound - Tracy Walder

La prima cosa è: non metto il nome di mia figlia sul retro del suo zaino. Le iniziali vanno bene e se volete potete mettere il nome all’interno, perché so che queste cose possono confondersi e venire buttate dappertutto”, dice. “Ma se lo mettete fuori è una cosa che gli estranei possono vedere, e possono chiamare vostro figlio e magari farlo sentire a suo agio”, continua Walder. Lo stesso vale per l’indirizzo di casa: “Io scelgo di non farlo perché non voglio che le persone vedano il nostro indirizzo”.

Poi, dà un’ulteriore idea ai genitori, consigliando di provare a insegnare ai figli il numero di telefono. “Se vostro figlio non lo fa capisco, è molto difficile”, riconosce, consigliando di inserire al limite l’informazione all’interno dello zainetto.

Infine, si rivolge a chi utilizza i social: “Nel vostro account, anche privato, un’altra cosa a cui pensare è non postare la localizzazione della scuola di vostro figlio, perché non sapete mai chi può trovare quell’informazione. È vero, siamo su Internet, probabilmente si può cercare, ma non dovete rendere la vita facile ai malintenzionati”, conclude.

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