"Ma se non parli come faccio a capirti?" Meg de La biblioteca di Daphne è incinta

La bootoker con oltre 400 mila followers su TikTok ha annunciato la prima gravidanza con un video e un carousel di foto davvero dolcissimi.

Gli appassionati del BookTok saranno felicissimi di sapere che una delle loro beniamine, Meg de La biblioteca di Daphne, ha da poco annunciato di essere incinta del suo primo figlio.

Meg, all’anagrafe Megi Bulla, è una booktoker ventisettenne appassionata del genere fantasy  e attualmente l’influencer italiana più famosa del web nella categoria “BookTok”, una sottocomunità di TikTok dove gli utenti condividono recensioni o opinioni su libri, si danno consigli di lettura e creano contenuti a tema libri; Meg, con le sue live, conta oltre 56 mila followers sull’account Instagram La biblioteca di Daphne, più di 400 mila su TikTok.

E proprio sul social che l’ha resa famosa la content creator ha pubblicato un video per annunciare la gravidanza.

Su Instagram, invece, la ventisettenne ha scelto un carousel di coppia, una per ogni anno passato assieme, con il fidanzato Giuliano, corredato da una caption dolcissima.

“Mi hai chiesto di ‘metterci insieme’ il 28 maggio 2015 – ha scritto – La sera prima eravamo ad una festa dove mi hai baciata davanti a tutti per la prima volta, dopo settimane di frequentazione nascosta.
Lo faccio, mi hai sussurrato.
Ok, ti ho risposto, senza fiato. Ok.
E tutti hanno sgranato gli occhi. Tranne Giulia. Giulia l’aveva capito subito.
Hai aspettato che fosse mezzanotte e 4 minuti, perché il 4 è il mio numero preferito e tu sai che ho una fissa per i numeri pari, quindi non avresti mai potuto farmi la domanda il 27.
Anche se, a dirla tutta, maggio è dispari, mi dicevi, appena dopo aver superato il sottopasso, a pochi metri dal tuo appartamento.
Ma il punto è che non è vero. Maggio è lilla, e il lilla lo sanno tutti che è pari, come la destra.
Quindi l’unica cosa ad essere dispari è l’anno, il che va bene perché quando devo scegliere tra due direzioni, scelgo sempre la sinistra, che è dispari, quindi così antipatica non è.

Sono passati dieci anni, il che mi pare un po’ bizzarro perché io ne sento tre. Quattro, dai.
Poi però penso ai traslochi, le crisi, i progetti, i primi giorni di lavoro, le risate, i viaggi e le notti, quelle in cui mi preghi di scaldarti la tua parte di letto prima di passare alla mia.
Forse sono davvero passati dieci anni.

Non vedo l’ora di festeggiare i venti, cinquanta e settanta insieme. Nonostante le ciabatte in corridoio. Nonostante il pettine mollato sulla lavatrice o tutti i discorsi che fai di notte, che poi non ricordi, ma tengono sveglia me.

Dieci anni fa la nostra prima foto aveva l’arcobaleno nel cielo, quindi ha senso che oggi sia dentro di noi.
Dovrebbe nascere in un mese dispari, in un anno dispari, in un giorno dispari, ma chissà come, è perfetto così.
Sarà che sto già cominciando a fare eccezioni?”.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...