Maria Sole Giardini: nata senza utero, sono diventata mamma via gestazione per altri

La donna aveva lanciato un appello per accedere alla gpa solidale, ma il Tribunale di Roma le aveva negato l'autorizzazione, costringendola ad andare all'estero: "La volontaria è ora parte della nostra famiglia".

Maria Sole Giardini è diventata mamma grazie alla gestazione per altri: nata senza utero, la donna ha festeggiato da pochi giorni il primo compleanno di sua figlia Filomena. Nel 2021, Giardini aveva lanciato un appello su Vanity Fair per accedere alla gpa solidale.

Ho una patologia che si chiama si chiama sindrome di Mayer Rokitansky Kuster Hauser, che significa essere nata senza utero ma essere anche tecnicamente fertile”, aveva detto all’epoca al magazine. “Non posso avere figli se non attraverso la gestazione solidale per altri, perché non ho nel mio corpo la culla dove consentire che un embrione si annidi e cresca”.

Dopo aver trovato una volontaria, però, l’autorizzazione a procedere era stata negata dal Tribunale. “Insieme a lei siamo andati in tribunale di Roma ma ci è stato risposto che con la legge 40, in vigore in Italia, non si può procedere e quindi serve una normativa apposita”, aveva raccontato a Vanity Fair. In Italia, infatti, la gestazione per altri non è consentita in nessun caso, nemmeno in assenza di transazione economica.

Lei e il marito Sergio, del quale non si conosce il cognome, avevano quindi deciso di andare all’estero: “In un Paese dove la gestazione per altri è perfettamente normata e legale. E quando sono arrivata lì la prima volta mi sono sentita accolta, completa. Ho sentito che lì c’era spazio anche per donne con la mia disabilità e il desiderio di essere madri”, ha detto quindi la donna a Vanity Fair.

La volontaria, adesso, “è parte della nostra famiglia, è stata la madrina di Filomena in occasione del sui battesimo e contiamo di rivederla quest’estate qui in Italia. Andremo anche nel suo Paese per permettere a Filomena di conoscere tutto il percorso che abbiamo fatto. La mia storia arriva fino a un certo punto, adesso inizia la sua e vorrei fosse lei a raccontarla se lo vorrà. Adesso voglio tutelarla”. La piccola ha preso il suo secondo nome da Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, organizzazione che segue la coppia dal 2017 e che in passato ha redatto una proposta di normativa per la regolamentazione della gravidanza per altri solidale.

Insieme all’associazione Luca Coscioni e a Famiglie Arcobaleno, Maria Sole Giardini sarà alla Camera dei Deputati e poi a Largo di Torre Argentina domani, 5 aprile 2024, per parlare di gestazione per altri: un gesto importante soprattutto alla luce della discussione in Senato della legge Varchi, che vuole rendere la gpa un reato universale.

Chiediamo rispetto per tutte le persone che devono affrontare tante difficoltà per formare una famiglia nel loro Paese, un Paese che sembra aver perso il contatto con il mondo reale e non volere vedere gli effetti dei mancati diritti nelle vite di molte persone”, ha detto Filomena Gallo a Vanity Fair. “Persone che non possono avere figli a causa di una malattia, coppie dello stesso sesso oppure single. Un Paese civile ha il dovere di rispettare la libertà di scelta di ogni individuo e di tutelare tutte le famiglie e i nati, senza discriminazioni”.

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