
La star di 16 anni e incinta ha condiviso sui social un toccante ricordo del figlio primogenito, scomparso lo scorso 2 giugno nel sonno.
Weston Gose Jr, il figlio dell’ex star di 16 and Pregnant, è morto improvvisamente a 16 anni. In attesa dei risultati dell'autopsia, la madre ha raccontato l’impatto della malattia e dei problemi di salute del ragazzo: “Più di quanti un bambino dovrebbe affrontare”.
Whitney Purvis, ex protagonista del reality 16 and Pregnant, ha condiviso con People il dolore per la morte improvvisa del figlio Weston Gose Jr, 16 anni, avvenuta nel sonno il 2 giugno 2025. Una perdita che ha scosso profondamente chi l’ha conosciuto, ma anche chi ha letto le sue parole, rese pubbliche in un’intervista straziante in cui l’ex star televisiva ha raccontato la battaglia di suo figlio contro diverse condizioni mediche.
“Aveva tanti problemi di salute, più di quanti un bambino dovrebbe affrontare”, ha dichiarato Whitney Purvis.
In attesa dei risultati dell’autopsia, l’ex star del reality 16 and Pregnant ha raccontato: “Era nato con un deficit di alfa-1 antitripsina, poi è arrivata la diagnosi di morbo di Addison, e da lì è comparso anche il diabete. Detestava gli aghi, detestava avere il diabete. Piangeva, chiedendosi perché proprio lui”.
La star di 16 anni e incinta ha condiviso sui social un toccante ricordo del figlio primogenito, scomparso lo scorso 2 giugno nel sonno.
La malattia di Addison, detta anche insufficienza surrenalica primaria, è una condizione rara e potenzialmente pericolosa, causata da un malfunzionamento delle ghiandole surrenali, che non producono abbastanza ormoni fondamentali come cortisolo e aldosterone.
Si manifesta in modo lento e spesso subdolo, con sintomi che possono essere confusi con altre patologie o banalizzati. Tra questi:
affaticamento cronico
perdita di peso e di appetito
pressione bassa
ipoglicemia
dolori addominali e articolari
cambiamenti dell’umore, come irritabilità o depressione
pelle insolitamente scura (iperpigmentazione)
Nei casi peggiori, può sfociare in una crisi addisoniana, un’emergenza medica che può portare a collasso cardiocircolatorio e morte se non trattata tempestivamente.
Una crisi addisoniana può essere scatenata da situazioni di forte stress fisico o emotivo, come un’infezione, un trauma o anche un semplice intervento medico. I sintomi più acuti includono:
dolore improvviso a gambe, schiena o addome
nausea e vomito
forte debolezza
perdita di coscienza
crollo della pressione sanguigna
In questi casi è necessaria un’immediata somministrazione di cortisone ad alto dosaggio, spesso per via endovenosa. Secondo quanto riportato dall’Australian Department of Health, l’unico trattamento per la malattia di Addison è la terapia ormonale sostitutiva per tutta la vita.
La diagnosi avviene tramite esami del sangue e imaging (TC, risonanza), ma spesso arriva tardi. Per chi convive con questa malattia, anche un’influenza può rappresentare un rischio elevato. Weston, che soffriva anche di diabete e di deficit di alfa-1 antitripsina (una condizione genetica che può compromettere polmoni e fegato), conviveva ogni giorno con un corpo fragile.
Le parole di Whitney aprono anche un’altra ferita: quella psicologica. “Non riusciva ad accettare la malattia”, racconta, sottolineando come la gestione quotidiana, fatta di aghi e rinunce, lo avesse emotivamente provato.
Nel lutto della madre, emerge una richiesta implicita di attenzione verso la salute mentale degli adolescenti con malattie croniche. Un tema spesso invisibile, dove il peso delle terapie si somma a quello della solitudine e dell’incomprensione.