Carta Dedicata a te 2025: chi ha diritto ai 500 euro per la spesa alimentare e come funziona

Il contributo da 500 euro attivo da oggi: tutte le novità, le scadenze e i requisiti per non perdere il beneficio.

Da oggi, 30 ottobre 2025, è ufficialmente attiva la Carta Dedicata a te 2025, la misura contro il caro spesa promossa dal Ministero dell’Agricoltura e gestita da INPS e Poste Italiane.
Si tratta di una carta prepagata da 500 euro destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità, riservata ai nuclei familiari con ISEE fino a 15.000 euro.
Quest’anno le famiglie beneficiarie saranno oltre un milione, con una spesa complessiva pari a 500 milioni di euro.

Come spiega la circolare INPS n.139/2025, la nuova edizione della Carta “Dedicata a te” si consolida come misura strutturale: il 30% dei beneficiari è composto da nuove famiglie, mentre il 70% riceverà la ricarica automatica sulla carta già in possesso.

Carta Dedicata a te 2025: a chi spetta 

Il bonus da 500 euro spetta alle famiglie che rispettano tre requisiti principali:

  1. ISEE inferiore a 15.000 euro;

  2. assenza di altri sostegni al reddito, come Assegno di inclusione, NASpI, Cassa integrazione o Reddito di cittadinanza;

  3. priorità alle famiglie con almeno tre persone, di cui una minorenne (sotto i 14 anni).

Le liste definitive dei beneficiari, predisposte da INPS e dai Comuni, sono pubblicate da oggi 30 ottobre 2025 sui siti istituzionali dei Comuni, che provvederanno anche a comunicare individualmente agli interessati (tramite sms, email o lettera) la disponibilità della carta o della ricarica.

Carta Dedicata a te 2025: come e quando si riceve la carta

Chi aveva già la carta negli anni scorsi non deve fare nulla: la ricarica da 500 euro sarà automatica e visibile nei prossimi giorni.
Chi la riceve per la prima volta dovrà attendere la comunicazione dal proprio Comune, quindi recarsi in un ufficio postale con documento d’identità per ritirare la carta prepagata emessa da Poste Italiane.

Le carte saranno attive già al momento del ritiro, con l’importo disponibile subito.

Carta Dedicata a te 2025: entro quando va usata

Attenzione alle scadenze:

  • prima spesa obbligatoria (anche minima, da 1 euro) entro il 16 dicembre 2025;

  • saldo totale da utilizzare entro il 28 febbraio 2026.

Chi non effettua almeno un acquisto entro metà dicembre perderà il beneficio, e l’importo non speso entro febbraio non potrà essere recuperato.

Dove e per cosa si può usare

La Carta “Dedicata a te” è utilizzabile solo per generi alimentari di prima necessità, in tutti gli esercizi convenzionati con Poste Italiane e Ministero dell’Agricoltura.
In molti supermercati è previsto anche uno sconto aggiuntivo del 15% per chi paga con la card.

Ecco cosa si può acquistare:

  • carne (suina, bovina, avicola, ovina, caprina, cunicola);

  • pesce fresco e conserve (tonno, carne in scatola);

  • latte, derivati e uova;

  • olio d’oliva e di semi;

  • pane, pasta, riso, farine e prodotti da forno;

  • frutta, verdura e legumi (anche surgelati o lavorati);

  • miele, zucchero, cacao, cioccolato;

  • caffè, tè, camomilla, aceto, acque minerali;

  • alimenti per bambini, lieviti naturali, prodotti DOP e IGP.

❌ Sono esclusi gli alcolici e i prodotti non alimentari.

Carta Dedicata a te 2025: come controllare il saldo

Il saldo residuo può essere verificato agli sportelli Postamat o tramite il servizio clienti di Poste Italiane.
La carta è nominativa, non trasferibile e non ricaricabile privatamente.

Cosa fare se non si è ancora stati contattati

I Comuni stanno pubblicando le liste in ordine progressivo: se non si è ancora ricevuta la comunicazione, conviene consultare il sito del proprio Comune di residenza o rivolgersi direttamente agli uffici comunali dei servizi sociali.
In alternativa, è possibile verificare tramite patronato o CAF se si rientra nei beneficiari indicati da INPS.

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha confermato che la misura sarà replicata anche per il 2026 e 2027, come previsto dalla Legge di Bilancio 2025.

“La carta non è un aiuto assistenziale, ma un segnale di sostegno concreto alle famiglie e al potere d’acquisto”, ha dichiarato, sottolineando l’impegno a rendere strutturale il fondo alimentare.

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