Denise

chiede:

Buongiorno,
scrivo per presentarLe una questione che non so se definire “problema” o meno. La mia bimba ha 16 mesi e l’ho sempre addormentata al seno in tutta tranquillità.
Da un mesetto ho iniziato a ridurre le poppate con la speranza che dormisse di più la notte. Abitualmente si svegliava ogni ora e mezza, massimo 2. Addormentandola senza seno, da un giorno all’altro, ha iniziato a svegliarsi massimo una volta per notte. Un sogno per me. Quando è ora di dormire e dà i segnali di cedimento andiamo nel letto e mi sdraio accanto a lei, ma lì inizia il delirio. Si dimena, piange disperata, cerca la mano ma poi non vuole che le fai i massaggini, canzoncine idem, addosso non vuole stare, vicino nemmeno. Insomma, rotola e si dimena urlando. Non puoi far niente per calmarla. Fino a che ad un certo punto si sdraia vicina e si addormenta.
Il seno non me lo cerca più per addormentarsi. Lo cerca durante la giornata a colazione dopo i pasti e altre sporadiche volte. Io non glielo nego, ma non ho intenzione di proporglielo per addormentarsi, non voglio ricadere nell’incubo delle notti insonni.
Non so che pensare. Durante la giornata è una bambina tranquilla, dice tante paroline, corre, indica tutto col dito e si fa capire benissimo. Gioca da sola (la sua passione è fare torri con oggetti di qualsiasi tipo, non solo costruzioni) ma anche in compagnia. È molto socievole. Per questo non penso ci siamo reali “problemi”, ma è molto frustrante non capire cosa le dia fastidio prima di addormentarsi e come aiutarla.
Spero in qualche Suo consiglio. La ringrazio per l’attenzione.

Cara mamma,
succede! Quando arriva il sonno e la bambina avverte che si “stacca”, cerca di reagire con pianti e si dispera. A volte è una cosa transitoria (ma di una certa durata).
Cerchi di evitare correzioni che potrebbero creare circoli viziosi. Quando fa così va lasciata stare, far sentire che le è vicina e, se dovesse proseguire, senta il suo pediatra per trovare una soluzione personalizzata.
Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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