I video dei bambini morti in culla stanno aiutando i ricercatori a capire le cause

Lo studio, che è stato condotto nel corso di un decennio, si è avvalso di alcuni video girati in culla dai genitori stessi: ecco cosa hanno scoperto i ricercatori.

La sindrome della morte improvvisa nell’infanzia potrebbe avere una spiegazione: lo svela uno studio pubblicato da Neurology, secondo il quale la causa potrebbero essere le convulsioni.

La ricerca, durata circa un decennio, si è avvalsa di alcuni video girati in culla dai genitori di sette bambini poi morti per la SUDC, ovvero il decesso improvviso e inspiegabile di un bambino di età compresa tra 1 e 18 anni (da non confondersi con la SIDS, la Sindrome della morte improvvisa del lattante, che interessa i neonati sotto i dodici mesi di età).

Il team di ricercatori, composto da otto medici, ha scoperto che nei video analizzati la morte dei bambini era preceduta da brevi convulsioni fino a 60 secondi di durata, che si verificavano fino a 30 minuti prima della morte. La ricerca rappresenta un passo avanti nello studio della morte improvvisa e inspiegabile nell’infanzia, della quale nemmeno le autopsie sono in grado di determinare la causa.

Il nostro studio, anche se piccolo, offre la prima prova diretta che le convulsioni possono essere responsabili di alcune morti improvvise nei bambini, di solito senza testimoni durante il sonno”, ha comunicato la ricercatrice Laura Gould, del NYU Langone, come riportato dal sito del centro medico stesso.

La dottoressa, che ha perso sua figlia Maria, di 15 mesi, nel 1997 proprio a causa della SUDC, ha contribuito a creare un registro delle morti improvvise dei bambini presso l’istituto, che è poi servito come base per lo studio, oltre ai video forniti dai genitori.

I risultati di questo studio mostrano che le convulsioni sono molto più comuni di quanto suggerisca l’anamnesi dei pazienti, e che sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se le convulsioni siano eventi frequenti nelle morti legate al sonno nei bambini piccoli e potenzialmente nei neonati, nei bambini più grandi e negli adulti”, ha commentato invece il dottor Orrin Devinsky, specialista di epilessia, come riportato dal sito del centro medico NYU Langone. L’esperto, però, ha anche sottolineato la necessità di ulteriori studi.

Un piccolo indizio è che esiste un aumento del rischio di convulsioni febbrili – cioè le convulsioni associate alla febbre nei bambini – che poi sfociano in questa morte inspiegabile tra 1 e 4 anni”, ha detto invece il dottor Jon LaPook a CBS Mornings, facendo notare però che la stragrande maggioranza dei bambini che hanno convulsioni febbrili “continua a cavarsela benissimo”. Niente paura quindi: i casi fatali sono veramente rari.

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