"Sono in terapia" le parole oneste di Michelle Obama sulla sindrome del nido vuoto

La ex First Lady ha confidato in un podcast di aver iniziato ad andare in terapia dopo aver capito che "ogni scelta che faccio adesso è soltanto mia".

Da quando Malia, 26 anni, si è laureata ad Harvard nel 2021 e ha iniziato a lavorare come sceneggiatrice televisiva e la ventitreenne Sasha, dopo aver terminato gli studi alla University of Southern California nel 2023, ha scelto di proseguire nella sua formazione, Michelle Obama ha vissuto un periodo piuttosto complicato della sua vita.

È stata la stessa ex First Lady americana, in carica dal 2009 al 2017, ha raccontare al podcast On Purpose, dell’imprenditore e life coach britannico Jay Shetty di quella che ha definito una “nuova fase della vita”: “In questo momento della mia vita sono in terapia perché sto attraversando una transizione – sono state le sue parole -Ho finito qualcosa di davvero tosto, e sono riuscita a farlo tenendo insieme la mia famiglia”.

Obama, 60 anni, ha parlato di quella che comunemente viene definita la sindrome del nido vuoto, su cui in passato si era espressa anche Gwyneth Paltrow. “Non sono più in servizio pubblico, le mie figlie non hanno più bisogno di me ogni giorno. E così ogni scelta che faccio adesso è soltanto mia – ha spiegato – Non posso più dire: ‘Lo faccio perché serve a mia figlia’, o ‘per mio marito’, o ‘per il Paese’. Ora tutto dipende da me”.

E questa nuova indipendenza l’ha portata a scegliere la terapia: “Sto facendo una specie di tagliando. Perché credo davvero che questa sia una fase completamente nuova della mia vita. E adesso ho la saggezza per dire: ‘Ok, facciamoci aiutare mentre ci siamo dentro’. Io sono una grande sostenitrice della terapia. Tutti dovrebbero trovare ciò che funziona per loro, il modo giusto per affrontare le cose”.

Michelle Obama ha dovuto fronteggiare anche le insistenti voci su una presunta crisi del suo matrimonio con l’ex presidente USA, affrontando il tema in un’intervista rilasciata il mese scorso a un altro podcast, stavolta Work in Progress di Sophia Bush: “Non è mai stato facile per noi donne fare scelte senza temere di deludere gli altri. Quest’anno, quando ho preso una decisione per me stessa, la gente non riusciva nemmeno a concepirlo. Dovevano presumere che io e Barack stessimo divorziando.

Io, come tutte le donne, combatto con questa paura di deludere. Ma, a un certo punto, ci rendiamo conto che se ciò che facciamo non rientra nello stereotipo di ciò che ci si aspetta da noi, allora viene etichettato come qualcosa di negativo e orribile”.

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