Kerry Messenger, una mamma di Glasgow, in Scozia, ha spiegato la sua scelta di crescere le figlie vegane. La donna ha raccontato che la sua famiglia “rispetta tutto ciò che vive” e che ha quindi scelto di non far mangiare carne alle figlie Isla, di 10 anni, e Morgan, di 9: “Non voglio darla ai miei figli. Sembrerebbe quasi un abuso, non l’hanno mai nemmeno provata”, si legge sulle pagine del Glasgow Times.

Mi è stato chiesto se impongo le mie convinzioni alle mie figlie crescendole vegane. Non è così, io spiego loro la semplice realtà, gli animali semplicemente non sono un gruppo alimentare per noi”, ha poi proseguito la donna. “Se crescessero e decidessero di mangiare carne sarebbe una loro scelta, ma non credo che lo faranno perché sono molto mature emotivamente”, ha detto, spiegando come per loro il veganismo sia una questione anche etica: “(…) Rispettiamo tutto ciò che vive, non mangiamo un animale e ne accarezziamo un altro”.

Penso che mia figlia Isla, di 10 anni, potrebbe essere la prossima Greta Thunberg, è una tale attivista”, ha detto Kerry Messenger, spiegando come le figlie siano molto sensibili all’argomento: “Pensano che l’idea di bere il latte di mucca sia strano, perché siamo l’unica specie al mondo che beve il latte di un altro animale (…)”. Ma, nella decisione di questa mamma, non c’è solo l’etica. Un’altra motivazione per questa scelta sarebbe infatti la salute: “Sappiamo che la carne rossa è un cancerogeno, come l’alcol e il fumo, e può causare malattie come il cancro”, ha detto la donna.

Kerry Messenger, che ha oggi 44 anni, ha spiegato di essere diventata vegana 20 anni fa e di aver fatto molta fatica, dichiarando di essere sopravvissuta “con panini e banane”. “Non c’erano molte opzioni nei supermercati come adesso – ha detto la donna –. [L’alimentazione plant-based] è diventata molto più popolare negli ultimi anni, penso che le persone siano più consapevoli che mai”.

Con la diffusione, negli ultimi anni, dell’alimentazione a base vegetale, sono infatti sempre di più i genitori che decidono di crescere i propri figli vegani. Una scelta che, però, è anche molto criticata: in tanti, infatti, si chiedono se questa cosa possa avere delle ripercussioni sulla salute dei più piccoli, in particolare dopo alcuni casi di cronaca come quello del neonato milanese che, nel 2016, era stato ricoverato in gravi condizioni dopo aver seguito una dieta vegana sbilanciata.

I neonati e i bambini crescono e si sviluppano rapidamente (soprattutto durante l’infanzia) e hanno un fabbisogno molto elevato di determinati nutrienti pur avendo uno stomaco relativamente piccolo – ha detto Mary Fewtrell, professoressa di nutrizione pediatrica del Great Ormond Street Institute of Child Health dell’University College di Londra, come riportato dalla BBC –. Ciò significa che gli alimenti che vengono loro somministrati dovrebbero contenere il massimo di nutrienti e sufficiente energia in un volume relativamente piccolo”. Secondo alcuni, la dieta vegana sarebbe adatta per i bambini più grandi, mentre andrebbe evitata in fase di svezzamento.

La posizione ufficiale dell’Accademia di Nutrizione e Dietetica americana è, invece, la seguente: “(…) Le diete vegetariane, comprese quelle vegane, adeguatamente pianificate sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e possono fornire benefici per la salute per la prevenzione e il trattamento di alcune malattie. Queste diete sono appropriate per tutte le fasi del ciclo di vita, compresa la gravidanza, l’allattamento, l’infanzia, la fanciullezza, l’adolescenza, l’età adulta e per gli atleti”. I ricercatori, però, si raccomandano: “I vegani hanno bisogno di fonti affidabili di vitamina B-12, come alimenti fortificati o integratori”.

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