
L'attrice si è aperta con People parlando della maternità arrivata a 40 anni. "Quando avevo 20 anni non avrei dovuto avere a che fare con un bamb...
La rocker, che da tempo vive in pianta stabile a Londra, ha parlato della figlia, oggi quindicenne, di quanto l'abbia desiderata e di quanto sia stato difficile affrontare i pregiudizi sulla maternità a 56 anni.
Da ormai diversi anni Gianna Nannini ha scelto Londra come sua residenza abituale, e lì vive con la moglie Carla e la figlia Penelope, nata nel 2010; la scelta di trasferirsi lontana dall’Italia, raccontò tempo fa al Corriere, è stata fatta proprio per tutelare la sua unica bambina: “Non ci sono leggi in Italia che mi garantiscono cosa succederebbe a Penelope se me ne andassi in cielo – disse – Lì sono rispettata nei miei diritti umani di mamma”.
E proprio a proposito della figlia, che oggi ha 15 anni, la rocker senese ha dichiarato in una recente intervista per Repubblica quanta attesa sia costata la sua nascita: “Non arrivava mai, ma non la volevo a tutti i costi – ha detto la 71enne – Poi mi sono detta: faccio un ultimo tentativo. E così è nata Penelope”.
Nannini racconta anche alcuni tratti del carattere della ragazzina, le loro diversità: “Io sono euforica, lei riservata. Mi sgrida” e ammette: “Penso di essere abbastanza brava, magari l’ho un po’ viziata. Ma è la prima e unica, l’ho desiderata tanto… Volevo che il mio corpo mettesse al mondo un essere umano. È una grande opportunità per una donna e va vissuta bene”.
L'attrice si è aperta con People parlando della maternità arrivata a 40 anni. "Quando avevo 20 anni non avrei dovuto avere a che fare con un bamb...
L'attrice si è aperta con People parlando della maternità arrivata a 40 anni. "Quando avevo 20 anni non avrei dovuto avere a che fare con un bamb...
Da quando è nata, Penelope non è mai stata esposta sotto i riflettori: “Prima era troppo piccola, ora non mi sembra rispettoso nei confronti dell’adolescenza. E a lei dà fastidio fare foto, non vuole”. È però pienamente consapevole, dice, di avere un padre, ed è cresciuta in un ambiente libero e del tutto privo di pregiudizi.
La gravidanza arrivata in tarda età, tuttavia, ha lasciato strascichi importanti su di lei: “Quando ero piccola avevo un maestro di musica che mi molestava. Ma la violenza verbale che ho subito quando sono rimasta incinta è superiore a qualsiasi molestia. Trovavo i fotografi nelle valigie. Spuntavano come funghi. Sono cintura nera di karate, la mia guardia del corpo difendeva i fotografi da me”.
Del resto, sempre al Corriere aveva parlato dei doppi standard che esistono per donne e uomini che decidono di diventare genitori più avanti con l’età: “La Bibbia parla di madri a 70 anni. Se Rod Stewart fa un figlio a 65 nessuno dice nulla. Invece con me si parla di questo e non della mia musica”.